Rendere la cultura accessibile per tutti, indipendentemente dalle necessità di ciascuno. E’ l’obiettivo che il Museo del Cassero sta realizzando per dare vero valore alla parola inclusione.
Il progetto "Vorreiandarealmuseo. Percorsi di accessibilità museale", attuato dalla direttrice Federica Tiripelli, prevede percorsi mirati per chi soffre di disabilità motorie, sensoriali e cognitive. Per coloro che hanno difficoltà motorie sono state allestite pedane, ascensori e ingressi accessibili.
Per i visitatori con difficoltà sensoriali, come non vedenti, ipovedenti, ma anche normo vedenti, il museo ha realizzato audiodescrizoni con tracce che raccontano le singole opere. I non udenti e ipoudenti possono invece usufruire di video dedicati alle singole opere in LIS, cioè la lingua dei segni, e con sottotitoli, oltre a visite guidate.
Il museo ha pensato anche all’abbattimento delle barriere cognitive, organizzando attività per soggetti con Alzheimer e i loro familiari e per bambini e adolescenti con autismo.
"La cultura è patrimonio della collettività: abbiamo il dovere di permettere che sia accessibile a tutti. C’è inclusione quando viene rispettata la diversità di ciascuno. Con questo progetto diamo la possibilità a tutti di visitare e vivere il museo".