Nasce il pronto intervento per il sociale. Via alla sperimentazione, dal 2025 a regime

Il Pronto Intervento Sociale nella Zona Aretina sarà attivo 24/7 per situazioni sociali gravi e improvvise. La fase di sperimentazione inizia oggi, con interventi immediati per casi di conflitto familiare, violenza, malessere e solitudine. Il servizio sarà attivo costantemente dal 2025, garantendo una risposta rapida e efficace per i cittadini.

Nasce il pronto intervento per il sociale. Via alla sperimentazione, dal 2025 a regime

Nasce il pronto intervento per il sociale. Via alla sperimentazione, dal 2025 a regime

Fronteggiare h24 e 365 giorni all’anno situazioni gravi e improvvise sotto il profilo sociale. E’ quanto farà il Pronto Intervento Sociale nella Zona Aretina una volta entrato a regime. Accadrà il prossimo anno, ma intanto da oggi parte la fase di sperimentazione. Quali sono i casi in cui può essere attivato il Servizio emergenza urgenza sociale? Esplosioni di alta conflittualità in nuclei familiari fragili, episodi di violenza e maltrattamento di donne o di persone anziane, manifestazioni di grave malessere in ragazzi e adolescenti, improvviso abbandono o stato di solitudine di persone non autosufficienti o gravemente disabili. In questi casi il Seus garantisce un pronto intervento di sostegno immediato per stabilizzare la situazione o per evitare un suo peggioramento o un rischio per l’incolumità della persona coinvolta. Il servizio viene attivato attraverso segnalazioni di pubblici, a seguito della quale la centrale operativa per le emergenze di servizio sociale effettua la valutazione professionale e fornisce una assistenza immediata. L’intervento si conclude con l’affidamento della persona al servizio sociale. "Il Seus è il 118 dei bisogni sociali, esattamente come accade per il 118 sanitario - dice Lucia Tanti, presidente della conferenza dei sindaci della zonaAretina e vice sindaco -. Da gennaio 2025, dopo i sei mesi di sperimentazione, avremo un presidio costante e quotidiano. Si struttura così, una risposta che possa essere immediata per il cittadino e processata dagli operatori senza grandi difficoltà". Il Dipartimento dei Servizi Sociali dell’Asl Toscana Sud Est crede fermamente nelle potenzialità del SEUS" spiega Patrizia Castellucci, direttrice dei servizio sociali della Asl.