
Sequestrate dai carabinieri della stazione di Poppi cinque pistole fedeli riproduzioni di armi vere e un’arma storica, in relazione alla quale sono in corso ulteriori accertamenti. Tutto nasce la mattina di venerdì quando nasce un litigio tra due uomini per motivi di natura privata e, uno dei due, “fa fuoco” in direzione dell’altro, allontanandosi.
La vittima del falso sparo, spaventato, ha raccontato tutto ai carabinieri i quali si pongono sulle tracce dello sparatore. L’uomo raccontava che al termine del litigio, pur non riportando lesioni, verosimilmente era stato sparato un colpo di pistola verso di lui.
I militari hanno dunque perquisito la casa del contendente alla ricerca di armi. Venivano sequestrate cinque pistole tra semiautomatiche e “a tamburo” nonché munizioni a salve. Tutte prive del tappo rosso e fedeli riproduzioni di arme vere. Detenute in abitazione non hanno fatto scattare la denuncia per la violazione della normativa in materia di armi ma hanno aggravato il reato di violenza privata e minaccia per il quale uno dei due uomini è stato denunciato.
Nella stessa abitazione i carabinieri hanno rinvenuto un’arma, un lungo fucile a schioppo, verosimilmente risalente alla fine del 1800. Sul fucile infatti è incisa una scritta nella quale si legge l’abbreviazione “Cre” seguita da un cognome, il che lascia presagire che l’arma, abbia costituito la dotazione di un carabiniere.
La detenzione, senza alcuna denuncia, ha fatto scattare a carico del padre dell’uomo, una denuncia per violazione della normativa sulle armi.