LUCIA BIGOZZI
Cronaca

Natale record ad Arezzo, muro di folla e code in A1. Fine settimana da 250mila turisti

Presenze da tutt’Italia in aumento: 53 pullman in città e l’incrocio con l’Antiquaria raddoppia i numeri. Casello autostradale intasato, alberghi pieni. Villaggio Tirolese a secco di cibo. Sant’Agostino ritrova la ribalta

Un’immagine di Piazza Grande al gran completo: una marea di folla fin dal mattino nella giornata clou con la Città del Natale e la Fiera Antiquaria

Un’immagine di Piazza Grande al gran completo: una marea di folla fin dal mattino nella giornata clou con la Città del Natale e la Fiera Antiquaria

Arezzo, 4 dicembre 2023 – "Meglio dei mercatini di Bolzano!". La frase rimbalza nel muro di persone che si muove compatto, quasi un esercito raccolto a testuggine, lungo ogni vicolo che colleghi piazza Guido Monaco a Piazza Grande e al Prato, le tre grandi direttrici della Città del Natale. Che chiude il terzo fine settimana dei record, superato se stessa: 250mila persone, oltre cinquecentomila dal taglio del nastro. Code pure in autosole all’uscita per Arezzo e casello di Battifolle intasato: auto incolonnate per alcuni chilometri e una buona dose di pazienza al volante per poi meritare, tutto intero, lo spettacolo di una giornata carica di sole e di bellezza (già in soffitta la grandinata di sabato mattina).I numeri danno la dimensione dell’evento: solo alla voce pullman, sono 53 quelli sbarcati in città da tutt’Italia con tremila persone alle quali si aggiungono le migliaia che già da venerdì hanno trasformato il centro nel red carpet di luci e colori, dal Villaggio Tirolese al Prato. I colori della festa ma anche delle doppie vetrine dei commercianti, molti dei quali al raddoppio dell’attività per far fronte alla marea di visitatori.

E nella giornata clou dell’assalto al centro, dall’interno dei negozi il colpo d’occhio è unico: facce, nasi e mani appiccicate alle vetrine in un lento scorrere di persone, quasi come su un tapis roulant inarrestabile.

Stesso colpo d’occhio dall’esterno con molta gente a caccia di regali e una buona quota con le idee chiare e il portafogli a portata di mano. In piazza San Francesco, ci si muove a stento tra schiere di passeggini e cani al guinzaglio, ben coperti in cappottini colorati anti-gelo, forse un pò spauriti davanti alla folla ma comunque fedeli ai proprietari e decisi a seguirli anche in capo al mondo.

Giri l’angolo sperando in uno spiraglio d’aria ma ti accorgi subito che via Cesalpino e via Madonna del Prato sono come Corso Italia. E pure Piazza Sant’Agostino riguadagna la sua ribalta con i banchi degli artigiani, aretini e non, che fanno il paio con il piccolo scrigno di opere fatte a mano in Piazza Guido Monaco, ancora poco valorizzata rispetto al resto del percorso. Una Cenerentola con il blasone di principessa se solo la sua scarpetta di cristallo fosse raccolta in tempo per la trasformazione. A metà pomeriggio al Villaggio Tirolese preso d’assalto fin dal mattino il quadro è questo: brezel, cioccolata calda e vin brulè spariti dai banchi, esauriti. Restano altre baite a fronteggiare la marea umana. Che sceglie Arezzo.