LUCIA BIGOZZI
Cronaca

Natale Arezzo, parte la festa: comincia l’invasione. Alberghi già pieni, il percorso cresce

Dal mattino banchini aperti, alle 18 l’inaugurazione: eventi dappertutto, unico brivido quello dei parcheggi

Tutto pronto per la grande festa: dal Prato alla Fortezza, al Villaggio tirolese

Tutto pronto per la grande festa: dal Prato alla Fortezza, al Villaggio tirolese

Arezzo, 16 novembre 2024 – Quanto manca a Natale? Quasi quaranta giorni nel resto del mondo, pochi minuti qui ad Arezzo. I minuti che ci dividono dall’inizio della grande festa. Dalle 10 di stamani le casine tirolesi, quelle aretine del Prato, i banchi tradizionali di San Jacopo e Risorgimento accendono i motori. E con loro le attrazioni, la ruota panoramica, la Casa di Babbo Natale in una Fortezza trasformata da cima a fondo, il bosco di luci nel Prato, la pista di pattinaggio, i banchini degli artigiani di Guido Monaco e mille altri risvolti che si fatica ad elencare in un elenco unico. L’inaugurazione è alle 17.45, nel cuore del Prato, sfruttando il buio ancora tenero e l’effetto contagioso delle milioni di luci che si accenderanno.

Ma già da stamani la festa è qui, sotto la regia della Fondazione Intour. Alberghi fin da questo weekend a ridosso del 100% di occupazione. Qui come in un nessun angolo d’Italia: le capitali dei mercatini scendono dalla scala reale più avanti, Trento il 23 novembre, Bolzano e l’Alto Adige il 28. Oggi apre anche Montepulciano, ma solo perchè Arezzo, con eleganza, accetta perfino i tentativi di imitazione. Ormai il gioco è fatto, siamo saliti sul podio del Natale e solo noi lo potremmo perdere.

Gli organizzatori tirolesi hanno confermato la loro presenza fino a tutto il 2026 ma anche la loro intenzione di non mollare mai. E se il nocciuolo duro della festa tiene, il resto cresce a vista d’occhio. I confini dell’evento si allargano di ora in ora.

Eurochocolate ieri mattina ha piazzato la bandierina nel chiostro della biblioteca, in attesa di spostarlo in piazza della Libertà, sotto il Comune, uno dei nuovi palcoscenici della festa. Sul sagrato della Cattedrale già scintilla la Cometa che indica ai turisti la direzione da seguire. Di fronte gli eventi si moltiplicano. Nell’atrio solenne della Provincia la Confcommercio realizza i laboratori, i bambini alle prese con i mattoncini, mentre i capolavori in miniatura, ma non troppo, fanno bella mostra di sé nel palazzo di Fraternita, nuovo quartier generale della Lego.

Il giardino pensile della Provincia sfoggia una luna gigante, si accenderà ogni sera, al tramonto, illuminando gli artisti del Cenacolo aretino e le loro opere. Al Prato le casette sono salite a 44, il bosco prima della Fortezza sembra il Luna Park di Roma, la Rocca per la prima volta nella sua storia, non solo natalizia, diventa il centro del mondo, ammirabile anche dalle carrozze della ruota panoramica.

Ma i confini si rincorrono: il chiostro di Eurochocolate,il presepe vivente in erba davanti, nello slargo Ivan Bruschi, e perfino banchi al Praticino, per le tradizionali associazioni aretine. Piazza Grande resta l’ombelico della festa, che però si allarga in via Bicchieraia, dal mosaico di Andreina ad un grande presepe. Presepi che solo l’8 dicembre caleranno in forze: le statue giganti di Assisi, una scena in Cattedrale e una in San Francesco, in un percorso dall’Annunciazione alla grotta della natività. Una festa giù per il Corso, con propaggini a Sant’Agostino: 23 banchi, il 7, 8, 14 e 21 dicembre.

Artigiani, come quelli che a Guido Monaco occuperanno tutti i weekend della grande attesa. E ancora i Portici di via Roma, con vari appuntamenti dedicati agli agricoltori, le piazze San Jacopo e Risorgimento, il pullman a ricucire tutto il percorso, gli eventi di strada e itineranti.

Già da oggi: performance artistiche a San Lorentino e Pergentino, il concorso fotografico tra le strade del centro, la festa della Magia alle 17.30 e alle 21 al Petrarca. E le performance che accompagneranno l’inaugurazione al Prato. Un carosello da non perdere, la prova del fuoco per l’accoglienza turistica. Ieri sono spuntati i cartelli direzionali, l’unico nodo critico resta quello della sosta, che rispetto ad un anno fa si presenta con 100 posti in meno, i 45 sacrificati al cantiere alla Cadorna e i 50 destinati ai residenti in via Pietri. Il paese dei balocchi spalanca le sue porte, a migliaia sono in marcia per raggiungerlo: dategli un parcheggio e cambieranno il mondo.