Per i romantici sono fioriere che trasfomano il Corso in un giardino. Per i rigorosi sono presìdi contro i cattivi scherzi. È una delle mosse che la macchina della sicurezza ha studiato al tavolo per l’ordine pubblico: blocchi tanto robusti da richiedere una piccola gru per gli spostamenti e che diventano sulla strada dello shopping un ostacolo pressoché insuperabile. Una settimana fa erano stati messi all’altezza dei Portici, ieri sono spuntati nella zona di San Michele. Intorno a quei fiori la Città del Natale cresce. Arriva oggi al secondo weekend.
L’ultimo non in monopolio ma quasi. I giganti dell’Alto Adige, Bolzano e Merano in testa, saranno solo giovedì al taglio del nastro. E il colpo di start anticipato è uno dei motori dei quali l’evento sfrutta il vantaggio, 25 pullman sono in arrivo tra oggi e domani. Il cuore pulsante della kermesse resta la piazza Grande dei tirolesi, quella che ha fatto parlare di sé giornali specializzati da tutta Italia. Ma il Prato mai come quest’anno ha mostrato i muscoli, disegnando un percorso di attrazioni davvero infinito, con una Fortezza che dopo il trasferimento della Casa di Babbo Natale dal Palazzo di Fraternita è diventata uno dei punti di forza. Ma i due focus della cittadella per una volta sono insidiati da altre traiettorie: una su tutte? Sant’Agostino.
Intanto oggi la Confcommercio, che poi è anche l’anima del mercatino tirolese, della Lego e della stessa Casa di Babbo Natale, rilancia un evento dalla pazza folla: il Christmas Balloons, un gigantesco clic per accendere palloncini luminosi.
La soluzione, spesso incrociata allo Shopping sotto le stelle di luglio, in genere fa il botto e per questo alle 17 c’è curiosità intorno a uno degli appuntamenti più amati dai bambini. Bambini ai quali si è rivolta lungo il percorso la Fondazione Intour, che ha la regia unica di tutta la Città del Natale, con tante attrazioni, dalle giostre alle renne luminose, dai Diorama giganti della Fortezza ai laboratori della Lego, ospitati dall’atrio d’onore della Provincia. Ma non di soli palloncini vive Sant’Agostino. Oggi si apre anche il grande spazio della Coldiretti. Uno spazio coperto sul sagrato e che non sarà solo un’occasione per acquistare i prodotti cilometro zero ma anche di assaggiarli e gustarli. Un vero e proprio street food contadino, che vista la stagione si nutrirà di olio nuovo, bruschette, zuppe di verdura, focacce farcite, taglieri di salumi, tutto annaffiato da birra agricola e vino. Una veste inedita e che potrebbe in prospettiva anche innervare il Mercato Internazionale, nel quale la Coldiretti ha uno spazio fisso in San Jacopo, e che completa in salsa aretina i gusti tirolesi di piazza Grande e quelli polivalenti del Prato. Orario oggi e domani dalle 10 alle 21, ripartenza il giovedì dalle 14.
Intanto i mercatini di San Jacopo e Risorgimento si tengono stretta la loro marcia in più: quella di rimanere aperti anche dal lunedì pomeriggio in poi, dato quasi unico in una Città di Natale che spara tutte le sue cartucce dal giovedì. Da non perdere l’angolo degli artigiani in Guido Monaco: zitti zitti portano idee regalo pressochè uniche sul percorso e diventeranno più preziose avvicinandoci alla notte delle strenne. Sotto l’albero gigante della piazza, i cui colori cambiano continuamente in tempo reale e a due passi dai parcheggi pronti a lanciarsi in un altro weekend da dentro o fuori. A chi tocca l’ultima piazzola?