LUCIA BIGOZZI
Cronaca

Natale, la carica dei duecentomila. In Italia è ormai la festa più grande

Attacco al record di un anno fa, via alle navette fisse dal Palaffari. La mappa delle attrazioni e dei servizi .

Un fine settimana da tutto esaurito nella cittadella della festa: decine di pullman in arrivo e alberghi al gran completo. Prova del fuoco per i parcheggi

Un fine settimana da tutto esaurito nella cittadella della festa: decine di pullman in arrivo e alberghi al gran completo. Prova del fuoco per i parcheggi

Erano 250 mila "giovani e forti". Un anno fa il bilancio del primo weekend di dicembre viaggiava su numeri vertiginosi. Un totale di presenze che si trasformò nel trampolino di lancio della Città del Natale, che alla fine avrebbe toccato quasi un milione e mezzo di visitatori complessivi da lì alla fatidica Epifania. La storia si ripete? Spesso sì, di sicuro ci sono alcuni punti fermi granitici. Il primo è il perimetro dell’evento: con oggi siamo al record assoluto. Difficile immaginare un’altra città che sia in grado di allargarsi su un numero analogo di metri quadri. A Bolzano c’è tutta piazza Walther insieme a un paio di mercatini collaterali e alla passerella commerciale di via dei Portici? A Trento c’è il piazzale della Fiera, il grande mercato parallelo in centro, alcuni eventi collaterali e i negozi del centro? Ma qui, stavolta, scende in campo "l’artiglieria" pesante.

Non solo la santa alleanza tra Fiera e Città del Natale ma soprattutto un fronte che da piazza Risorgimento arriva a San Jacopo, tocca i Portici da una parte e piazza Guido Monaco dall’altra, si allarga a Sant’Agostino, si snoda in via Bicchieraia, piazza Grande, le Logge, risale via dei Pileati, abbraccia il Praticino, conquista la piazzetta Madonna del Conforto e in cima apre una forbice infinita. Da una parte tutto il Prato con la Fortezza "armata" e addobbata fino ai denti. Dall’altra via Ricasoli, piazza Landucci, via Sassoverde e forse perfino San Domenico se il numero degli spuntisti sarà ai livelli delle altre Fiere di Natale. Non un paese ma una metropoli dei balocchi, mai come oggi Arezzo è la meta più ambiziosa del Natale, con la Fondazione nell’assoluta cabina di regia. L’altro punto fermo è la prova del fuoco sulla sosta.

Da oggi ai parcheggi tradizionali si uniscono i posti di Arezzo Fiere, lontani ma un anno fa la salvezza dal caos. Le navette saranno garantite da Atam in accordo con Autolinee Toscane. I collegamenti saranno disponibili oggi, domani e poi nel weekend da venerdì 6 a domenica 8 dicembre con orario continuo dalle 9 alle 22 al prezzo di 5 euro al giorno. I turisti saranno fatti scendere al Baldaccio, provando così il percorso a piedi che gli aretini da anni testardamente boicottano: quello fino al centro. La mappa consiglia come itinerario quello da via Petrarca, passando da piazza Guido Monaco, imboccando via Roma e girando a sinistra dal Corso fino alla città alta. Ai parcheggi estemporanei del Centro Affari si uniranno quelli tradizionali: almeno duemila posti, dagli 800 del Baldaccio ai 500 del Mecenate, dai 210 dell’Eden ai 200 della Cadorna, orfana dei 50 parcheggi persi proprio sul più bello per lavori, ai cento e oltre del Poggio del Sole e piazza della Prefettura. Con l’eterno nodo dei camper: avranno riservati gli spazi di via Palestrina e di via Tarlati, che si unisce per la festa, ma perdendo tutti i posti di via Duccio da Buoninsegna, a dicembre riservati a Luna Park e circhi. Non solo: da domani scatta anche l’addio alle colonnine di ricarica elettrica di Atam. L’attuale servizio Elettropoints non sarà più attivo proprio da domani. A dicembre verranno avviate le opere di predisposizione e installazione delle prime colonnine del nuovo servizio. Ma di fatto proprio a dicembre, nel mese del pazzo turismo, non saranno disponibili.

Una spina ma la rosa resta: Fiera e Città del Natale, con al centro il mercato tirolese e intorno mille attrazioni sparse dappertutto, sono una calamita per oltre duecentomila persone. La città è pronta, le porte sono aperte.