LUCIA BIGOZZI
Cronaca

Niente binari ma nuove industrie. Dietro il tramonto dell’interporto il nuovo polo produttivo: chi entra

La seconda vita di Indicatore: cinque le aziende, tra cui diversi nomi di peso, con contratti già stipulati. Da aprile lavori al primo macrolotto. L’assessore Lucherini: "La variante per il secondo presto in consiglio".

Partono ad aprile i lavori nel primo macrolotto dell’area dell’ex interporto tra Indicatore e Ponte a Chiani

Partono ad aprile i lavori nel primo macrolotto dell’area dell’ex interporto tra Indicatore e Ponte a Chiani

Una nuova area industriale, alle porte della città. Tramontato il progetto dell’interporto, nella grande area tra Ponte a Chiani e Indicatore è già in costruzione la cittadella delle imprese a caccia di nuove soluzioni per trasferirsi o raddoppiare l’attività. Per ora sono cinque gli imprenditori che hanno già acquistato le aree del primo macrolotto. E si tratta di nomi di peso dell’imprenditoria aretina: Seco, Marconi arredamenti, Solimeno, Gim (specializzata in oreficeria) e Pastorelli sport. Le aree sono già state acquisite "e ad aprile partiranno i lavori per la realizzazione dei nuovi edifici nel primo macrolotto, dove peraltro sono state già completate le opere di urbanizzazione", spiega l’assessore all’urbanistica Francesca Lucherini che segue il dossier e ne ripercorre le tappe salienti. Si tratta di una vasta zona, con una superficie di oltre 270mila metri quadrati, di cui oltre 44mila di superficie coperta che nel 1998 la Regione aveva inserito nel piano regionale indicandone la vocazione a centro di smistamento merci. La società di logistica integrata Ali aveva vinto l’appalto ma poi il progetto dell’interporto non è mai decollato.

La questione riprende vigore nel 2019 con la prima giunta Ghinelli "che ha avuto l’intuizione di realizzare una variante per modificare la destinazione dell’area, consentendo così l’insediamento anche di attività artigianali e produttive". Una scelta che per l’assessore Lucherini "ha riportato l’area a nuova vita e sul mercato. Dal 2020, quando mi sono insediata all’urbanistica, molte aziende hanno manifestato interesse per l’acquisizione di lotti in quella zona". Ai cinque imprenditori che svilupperanno i loro progetti, si aggiunge l’interessamento anche di una grande azienda di logistica che potrebbe optare per una parte dell’area che resta ancora da coprire.

"Ma a questo punto siamo quasi alla copertura totale, con la prospettiva ravvicinata di una nuova area industriale nella parte sud-ovest della città". Capannoni nuovi si zecca e la prospettiva di nuovi posti di lavoro perchè "è chiaro che se un’impresa punta ad espandersi, pensa anche a un piano di assunzioni", osserva l’assessore Lucherini che si appresta a portare in consiglio comunale la variante anche per il secondo macrolotto dell’area e in particolare per lo spostamento di un parcheggio che di fatto divide le due zone. Ora si tratterà anche di rimettere mano e carta millimetrata alla viabilità, su misura per i trasferimenti quotidiani, forse un po’ meno per un transito costante di mezzi pesanti. Tocchi e ritocchi da affiancare all’alba della nuova zona industriale.

Lucia Bigozzi