MARIANNA GRAZI
Cronaca

"Noi recuperiamo i debiti senza tagli al primo"

Un viaggio tra i Comuni per lo stesso servizio. C’è chi esternalizza il recupero e chi si affida a Equitalia ma lasciando il menu completo

Mense scolastiche, i provvedimenti dei Comuni aretini per le famiglie morose

Mense scolastiche, i provvedimenti dei Comuni aretini per le famiglie morose

E se la famiglia non paga la mensa scolastica dei figli? Il “caso pane olio“ negli istituti di Montevarchi ha tenuto banco fino alla sospensione del provvedimento, ma nel resto della provincia come funziona? Il Comune di Arezzo, spiega il vice sindaco Lucia Tanti: "Ha in essere una concessione per la refezione scolastica nelle scuole statali con Elior, dal 1° agosto 2023 al 31 luglio 2027, per un totale di 5.569.723,23 milioni di euro (con possibilità di rinnovo fino al 2029). Il riscossore del costo del pasto è il concessionario e non il Comune, e Elior ha quindi la possibilità di rivalersi direttamente sui morosi in caso di non pagamento delle rette. Sono previste agevolazioni tariffarie in base alla situazione economica della famiglia, in caso di indigenza è previsto l’esonero dal pagamento dal costo dei pasti scolastici. In ogni caso, anche laddove la famiglia non provveda al pagamento dei bollettini della mensa non è previsto un trattamento diverso durante il ciclo scolastico per i bambini interessati".

A Cortona: "In tema di refezione scolastica - dice l’assessore all’istruzione Silvia Spensierati - l’Amministrazione comunale tutela il diritto all’alimentazione dei bambini senza discriminazioni, così come avviene per il trasporto scolastico. Le gestione del fenomeno della morosità è costante ed è trattato dagli uffici competenti direttamente nei confronti dei genitori". Il sindaco Valentina Vadi di San Giovanni Valdarno dichiara: "Se una famiglia non paga il servizio di refezione, a fine anno scolastico viene inviata prima la raccomandata di sollecito da parte del Comune e, se il debito non viene saldato, si attiva la procedura attraverso Equitalia. Abbiamo un meccanismo di ulteriore controllo: al momento dell’iscrizione al nuovo anno scolastico se emerge un debito dell’anno precedente superiore a 100 euro vengono messe in atto specifiche procedure di recupero credito senza comunque che venga meno il diritto del bambino a mangiare alla mensa scolastica con gli altri compagni".

L’assessore all’istruzione del Comune di Bibbiena Vittoria Valentini spiega: "Il Comune monitora i pagamenti per i servizi scolastici con un’app, se ci sono morosità si fa un incrocio con i dati dei servizi sociali sulle famiglie. Si manda una lettera che indica l’ammontare mancante e come pagare, con PagoPa e Bottega salute, entro un mese di tempo. Se le famiglie non pagano entro questo termine si passa a una telefonata diretta, dando altri 30 giorni. Se non funzionasse si procederebbe con un fermo amministrativo dell’autovettura della famiglia, ma non è mai accaduto, anche se in passato ci sono state morosità anche molto alte".