LUCA AMODIO
Cronaca

"Non dormo più dopo la rapina brutale". Intorno all’invalida si stringe un paese. Collegamenti con i carabinieri aggrediti

Tra i filoni di indagine quello che vede la stessa mano sia a Palazzo del Pero che a Monterchi "Legata e picchiata: salto ad ogni piccolo rumore" racconta la donna che si muove in carrozzina.

La signora Barbara, invalida da un mese, è stata legata con il nastro adesivo alla sua carrozzina per essere rapinata

La signora Barbara, invalida da un mese, è stata legata con il nastro adesivo alla sua carrozzina per essere rapinata

Un collegamento tra la brutale rapina a Palazzo del Pero e i ladri che hanno speronato e trascinato un carabiniere a Monterchi? Forse. Gli investigatori stanno indagando e al momento non possono né confermarlo né escluderlo. Intanto uno dei ladri che sabato era stato intercettato e arrestato da una pattuglia dei carabinieri nel comune dell’Alto Tevere è finito agli arresti domiciliari. Questa la decisione del giudice Antonio Dami, durante l’udienza di convalida dell’arresto di ieri mattina. Si tratta del ladro che era stato beccato in flagranza di reato con il suo “socio d’affari“, appostato sotto un quartiere residenziale, uno di quelli dove c’erano stati anche nei giorni passati, e settimane scorse, qualche furto.

Sgamato con gli attrezzi del mestiere in auto, piccone e piede di porco, i due hanno tentato la fuga: uno è stato fermato dai carabinieri, l’altro ha proseguito la sua corsa con l’auto che era riuscito in qualche modo a mettere in moto. Nella fuga ha anche trascinato per decine di metri un militare che si era aggrappato allo sportello dell’auto per fermarlo. Per lui la prognosi è stata maggiore di venti giorni giorni, ha riportato varie ferite tra le mani e i piedi. Si tratta di uno dei carabinieri che erano arrivati negli ultimi anni come rinforzo all’organico. Ma insomma, dei due uno è finito in manette.

E forse ci sarebbero loro dietro ad alcuni furti che ci sono stati nell’ultimo periodo nella zona tra la Valtiberina e il comune di Arezzo, tra cui la rapina, efferata e cruda, nei confronti di una signora invalida. Che a distanza di qualche giorno fatica ancora a chiudere occhio: "Sto così e così, la notte dormo pochissimo, ho sempre la paura addosso: il minimo rumore mi spaventa.", ci racconta la signora Barbara. "E ancora mi fa male il ginocchio, mi hanno buttato a terra con violenza prima di legarmi con il nastro adesivo e rubarmi soldi e gioielli".

"Come vivo? Con la paura ma per fortuna durante il giorno mi vengono a trovare i vicini di casa e con i carabinieri ho trovato un clima molto familiare, mi chiamano, mi vengono a trovare. Persone stupende Mi stanno tutti molto vicini".

"Dei due rapinatori? Di loro ricordo poco, ero sotto shock - prosegue Barbara - erano tutti incappucciati, uno è rimasto a fare la guardia davanti a me mentre l’altro è andato a cercare qualcosa di prezioso. Mi hanno detto che se urlavo mi ammazzavano".