di Gaia Papi
"No ai concerti di Anna Netrebko ad Arezzo, in Europa, in tutto il mondo". I venti delle polemiche, alimentati dagli attivisti ucraini, contro gli spettacoli degli artisti russi accusati di "essere propagandisti del regime di Putin" sono arrivati anche ad Arezzo. La comunità ucraina, coordinata da Natalya Gebrich, chiede a gran voce che venga annullato lo spettacolo del soprano russo martedì 7 febbraio al teatro Petrarca. Il sindaco replica che la vicinanza all’Ucraina è palese ma lei è solo un’artista.
Sul palco è annunciata Anna Netrebko, uno dei soprani più amati al mondo, personaggio di punta della stagione musicale 2022-23 del teatro Petrarca, promossa dalla Fondazione Guido d’Arezzo. Dopo aver scritto al sindaco e alla Fondazione, "senza ottenerne risposta", la comunità ucraina si è rivolta al governatore Giani e al sindao di Firenze Nardella "Chiediamo con fermezza la cancellazione dell’evento, come hanno già fatto diversi teatri europei. Il teatro nazionale dell’opera polacco ha annullato Boris Godunov, il balletto Lo Schiaccianoci è stato cancellato a Bergamo, lo spettacolo del ballerino russo Polunin all’Arcimboldi di Milano".
E precisano "L’arte e la cultura russa sono utilizzate dal regime di Putin come armi nella guerra ibrida e come propaganda di un tristemente fantasioso mondo russo ("russky mir"), insieme a una vera e propria campagna di disinformazione".
E così ricordano: "Sulla reputazione della cantante lirica, già nel 2014 in Germania hanno rifiutato i suoi concerti perché strettamente collegata con Putin. Il ministero degli Interni austriaco ha espresso il suo sdegno per la donazione di un milione di rubli da parte della cantante al teatro di Donetsk, in zona occupata dalle forze russe: in quella occasione lei ha dichiarato di essere fuori dalla politica e di sostenere l’arte, ma in realtà ha cantato in quel teatro per i terroristi della autoproclamata "repubblica" filorussa del Donbas.
Nel 2014 è stato annullato un suo concerto al Metropolitan di New York. Nel 2022, ancora a New York e anche a Berlino, sono state cancellate le sue esibizioni". Ma non per adesione a Putin ma per il rifiuto di prendere posizione. Fino alla dichiarazione più forte. "Condanno espressamente la guerra contro l’Ucraina e il mio pensiero va alle vittime. La mia posizione è chiara. Non sono membro di nessun partito politico, né sono affiliata a nessun leader della Russia. Riconosco e mi rammarico che alcune mie azioni o dichiarazioni possano volte essere state mal interpretate".
Chi protesta però contrattacca. "La cantante ha dichiarato di essere contraria alla guerra, ma ha evitato di esprimersi chiaramente contro l’aggressione all’Ucraina". Netrebko ha sempre spiegato di non essere mai stata allineata con Vladimir Putin.
Dal Comune arriva la risposta arriva dal sindaco Alessandro Ghinelli. "Fin dal primo momento siamo impegnati negli aiuti all’Ucraina, con missioni anche guidate da me. E abbiamo acquisito un generatore determinante a superare il freddo della stagione più critica. Quel generatore è finanziato anche con gli incassi del concerto di Anna Netrebko. Per noi lei è un a delle soprano più importanti al mondo, un’artista: la nostra condanna dell’invasione dell’Ucraina è netta e chiarissimna. Altra cosa è la cultura rusa. Teniamo i de livelli nettamente separati".