REDAZIONE AREZZO

Non solo ambulanze. Gradassi: "Sono salvi gli aiuti a 350 famiglie"

Dopo il piano siglato in Regione, la soddisfazione del numero 1 della Croce Rossa "Fondi utili non solo per le urgenze ma anche per pacchi alimentari e bollette".

Non solo ambulanze. Gradassi: "Sono salvi gli aiuti a 350 famiglie"

di Angela Baldi

AREZZO

Nuova linfa vitale per le associazioni di volontariato sanitario grazie all’accordo firmato venerdì con la Regione. In arrivo finanziamenti che permetteranno di tenere vivi molti servizi fondamentali per la comunità.

Luca Gradassi, presidente provinciale Croce Rossa: quali sono i vantaggi?

"Che dovesse essere fatto un accordo mirato a un adeguamento delle tariffe ferme da tempo era scontato, ora dovremo aspettare di vedere come saranno distribuite le somme. Intanto un pensiero in meno mento che permetterà di dirottare le energie per rispondere alle tante emergenze che ci sono nel territorio".

Quali le criticità più grandi?

"La Croce Rossa non si occupa solo di emergenza urgenza. Ci impegniamo nel dare sostegno ai fragili e vulnerabili in termini di supporto alimentare e aiuto al pagamento delle bollette".

Servizi che rischiavano di saltare senza l’accordo?

"Pensiamo alle impennate del costo del carburante, noi lavoriamo in convenzione con l’Asl e l’emergenza urgenza non poteva saltare, ma i costi sempre più alti di gestione avrebbero potuto tagliare altri servizi fondamentali come pacchi alimentari e bollette. Con la firma dell’accordo regionale non solo si possono mantenere i servizi ma provare anche a incrementarli. Grazie anche al vice sindaco Tanti che si è sempre prodigata nel mettere in evidenza le nostre difficoltà".

Quante persone aiuta la Croce Rosse con sostegno alimentare e utenze?

"Frequentatori abituali più di 120 nuclei familiari pari a 350 persone tra cui tanti minori, li aiutiamo con la spesa: tutti i giovedì mattina vengono ritirati 60 pacchi alimentari. Le bollette sono su segnalazione dei servizi sociali del Comune con cui facciamo rete. I richiedenti sono sempre di più, con un boom dovuto all’aumento dei prezzi. Servizi che rischiavano di più nel momento in cui i fondi scarseggiavano. Non abbiamo mai saltato un turno di copertura di emergenza urgenza, non si può chiamare un’ambulanza e aspettare mezz’ora che arrivi da Subbiano o da Monte San Savino, abbiamo sempre onorato la convenzione anche nei momenti di grande difficoltà come quelli vissuti anno scorso, duri dal punto di vista economico. Appena saranno conclusi i tavoli tecnici potremo lavorare con più tranquillità e migliorare i servizi".

Quanti i mezzi e gli uomini a disposizione?

"Quattro ambulanze e una decina di mezzi per trasporti ordinari, ma dobbiamo dire di no a 15 richieste di trasporti sanitari al giorno, non possiamo fare più di quanto facciamo. Mentre parlo il parco mezzi è vuoto, sono tutti impegnati fuori. Abbiamo una decina di dipendenti e la fortuna di avere un discreto numero di volontari, circa 25 quelli che vengono regolarmente ogni settimana. Grazie agli ultimi corsi di formazione sono aumentati, il 2 ottobre parte il nuovo corso di accesso alla Croce Rossa ci si può ancora iscrivere".

Quali i servizi da sviluppare? "Vorremmo essere riferimento per chi per vari motivi ha perso contatto con i percorsi del servizio sanitario nazionale e facilitarne il reintegro. Siamo stati in prima linea nel periodo tamponi Covid, gli unici che facevano il servizio la domenica, ora siamo impegnati con i test hpv per la Campagna regionale, non ci tiriamo mai indietro".