“Non voleva andare a letto, ero sfinito”: Sacchi stamani davanti al Pm

Nei prossimi giorni la richiesta di poter scontare i domiciliari in una Rsa

La casa dell'omicidio

La casa dell'omicidio

Arezzo, 1 luglio 2024 – "Lei non voleva andare a letto, era passata la mezzanotte, ero sfinito”. Una banale discussione, forse l’ennesima, causata da una situazione sempre più complessa dovuta dall’Alzheimer che da anni aveva colpito Serenella. Poi il marito che prende una vecchia pistola dal cassetto della scrivania, e spara.

Un solo colpo contro la moglie, fatale. E’ quanto stamani Alessandro Sacchi, l'80enne che ha ucciso la moglie Serenella Mugnai,  ha ripetuto davanti al Pm Dioni in fase di interrogatorio.

“Nei prossimi giorni, quando troveremo disponibilità in una delle Rsa che stiamo valutando faremo istanza per chiedere di far scontare i domiciliari in una struttura diversa dal carcere, dove Sacchi continua ad essere trattato con grande rispetto e delicatezza” spiega uno dei due avvocati, Melani Graverini.