Nostalgia Olivetti: il raduno. Una visita speciale al primo computer italiano

Nei locali dell’Itis Fermi è conservato l’Elea 9003 ancora funzionante. Ritrovo all’insegna dell’amore per la tecnologia con gli amministratori.

Nostalgia Olivetti: il raduno. Una visita speciale al primo computer italiano

Nostalgia Olivetti: il raduno. Una visita speciale al primo computer italiano

BIBBIENA

Una visita guidata speciale, quella di ieri mattina, all’Itis "Enrico Fermi" di Bibbiena. Nei locali al piano terra, dove è conservato l’Elea 9003 – il primo computer commerciale a transistor prodotto in Italia e uno dei primi nel mondo, nonchè unico rimasto funzionante – si sono ritrovati 35 olivettiani provenienti da tutta Italia. Un ritrovo all’insegna dell’amore per la tecnologia, ma soprattutto in onore e nel nome del grande Adriano Olivetti e del suo ingegnere, Mario Tchou. A Ivrea, è stato ricordato il 63esimo anno dalla prematura scomparsa di Tchou, che seguì di poco tempo quella di Adriano Olivetti. Per questo, ci sarà un collegamento anche con il Museo dell’Elea9003 di Bibbiena per conoscere il computer delle meraviglie, che ancora fa parlare di sé. Fu proprio Mario Tchou a progettare l’Elea 9003. Lui e Olivetti si incontrarono a New York nel 1954. L’associazione Elea Ets, il cui presidente è il professor Angiolo Balducci, ha organizzato la visita nel contesto del lavoro di mantenimento e divulgazione di questo imponente ritrovato tecnologico che parla del passato dell’informatica, ma anche del futuro.

Il calcolatore donato dalla banca negli anni settanta, all’Itis di Bibbiena, in poco tempo, fu smontato e rimontato nella nuova sede da Mario Babbini e dal personale Olivetti. Tra i visitatori di ieri, da Cortona è arrivato Silvano Giusti, ex studente dell’Itis di Bibbiena che, una volta diplomato, fu chiamato all’Olivetti e lì è arrivato alla pensione. Il più anziano dei signori incontrati al Museo Elea9003 ha 85 anni. L’assessore alla pubblica istruzione, Vittoria Valentini, ha commentato: "E’ una grande emozione trovarmi qui in una delle mie prime uscite istituzionali dopo la nomina in giunta. Bibbiena e il Casentino hanno un tesoro enorme che deve essere valorizzato in ogni modo per fare certamente divulgazione scientifica, ma anche per ispirare le giovani generazioni a credere nel loro futuro, nel futuro della formazione e soprattutto nei loro sogni. Certamente promuoveremo, insieme all’associazione, molte iniziative legate all’Elea9003. Sono grata all’associazione stessa, a tutti coloro che ne fanno parte e a tutti volontari che si sono prodigati con passione e generosità per questo obiettivo, ovvero la conoscenza e la conservazione, che ritengo abbiano un valore immenso".