REDAZIONE AREZZO

"Nostro figlio è vivo grazie al vostro": trapianto decisivo, lettera tra le mamme

Lorenzo Vanzi era morto sulla Chiantigiana travolto da una macchina: il sì all'espianto salva un altro piccolo. "Finalmente trovo il coraggio di scrivervi"

Lorenzo Vanzi

Arezzo, 22 agosto 2016 - Ha trovato il coraggio di spezzare il silenzio per dire grazie a chi ha salvato la vita del figlio. Alle persone che avevano deciso di donare gli organi del loro bambino: lui, Lorenzo Vanzi, morto nel tragico incidente stradale sulla Chiantigiana.

Ha scritto a Simone Vanzi e Emanuela Morucci, padre e madre di Lorenzo.  “Sono la mamma di uno dei bimbi che ha avuto un dono grande e meraviglioso da voi, genitori di una creatura che è diventata il nostro angelo custode – ha scritto la signora ai Vanzi e al fratello Gabriele -. Quando quel giorno mio figlio ha ricevuto quella chiamata, quella che l’ha fatto rinascere e ha cambiato anche la nostra vita per sempre, l’emozione è stata fortissima… Era paura mista a gioia, una felicità che addolora, un senso di sollievo e terrore insieme. Piangevo e ridevo contemporaneamente…! Ho sempre desiderato sapere chi fosse l’angelo di mio figlio, anzi, chi fossero gli angeli – ha continuato – . Sì, voi, una mamma e un papà da ammirare, un esempio di amore puro. Quando ho saputo, mi si è spezzato il cuore in un secondo…”.

La donna ha poi raccontato il calvario del figlio, nato con una malformazione alle vie urinarie diagnosticata al terzo mese di gravidanza e che non gli ha permesso la completa formazione dei reni. ” I dottori – ha aggiunto la madre – addirittura mi volevano far abortire, ma io non ho mai mollato, ho lottato con le unghie e con i denti…”.

Il piccolo è nato a 34 settimane di gravidanza. Una gravidanza molto rischiosa. Dalla sua nascita  ha subito tantissimi interventi, otto volte in sala operatoria e ha iniziato la dialisi a dieci mesi. Un calvario, fino alla telefonata dell'ottobre 2015. “Mi dissero che era arrivato il rene”. L’organo fu trapiantato il 31 ottobre alle 2:20 di notte e l’operazione si concluse alle 09:45. Poi tre giorni in rianimazione.

“Tante volte avrei voluto contattarvi ma non trovavo mai il coraggio. Ho sempre avuto paura di dare fastidio. Chiedo scusa se in qualche modo sono stata invadente ma ogni giorno penso al piccolo Lorenzo e oggi, nel giorno del suo onomastico (10 agosto n.d.r.), ho deciso di scrivere… Tanti baci… Siete persone speciali. Grazie a voi mio figlio oggi è un bambino sano… Lorenzo vive in lui… Grazie infinitamente!”.

I Vanzi, visibilmente commossi, hanno deciso di pubblicare questa lettera “per far conoscere al mondo che da un’immenso dolore è nata una speranza”.