Arezzo, 3 luglio 2021 - Passeggi tra i numeroni che rilanciano i primi sconti, spesso «specchietti per le allodole»: il classico «fino (scritto piccolo) al 70%». Ma la stagione sbagliata che è alle spalle ti prende lo stesso alla gola. Ad esempio con i cartelli di fine attività che corredano perfino alcune vetrine del Corso, di buona tradizione. Il commercio infila la stagione dei saldi sempre con l’amaro in bocca che accompagna le vendite ribassate.
138 euro di spesa a famiglia? E’ la previsione della Confcommercio, sotto gli anni migliori, sotto di 100 euro rispetto al 2019. Ma nei fatti pochi sono in grado di accampare certezze. Ed è una bilancia sulla quale Arezzo cala il«super sabato». Una giornata nella quale mettere in gioco l’inizio dei saldi, la notte bianca, il ritorno della Fiera in centro, la Ztl del weekend, la movida tornata quasi nei suoi panni: e perfino i banchi dei sapori della Confesercenti sotto i Portici e una serie di attrazioni per le strade.
Ma alla fine la partita si gioca sul filo delle vetrine. Che arrivano a questo appuntamento con pochi segnali chiari. Uno è la ripresa di tutto il fronte delle cerimonie: imballate per mesi e ora concentrate in un pugno di weekend. Con i sarti a lavorare pancia in terra e il resto del «circo» impegnato a recuperare il tempo e gli affari perduti. Gli esperti, a cominciare dal responsabile di Federmoda Paolo Mantovani, che vedono soprattutto nei giovani il target più motivato a ripartire, in particolare nei negozi di fascia medio-bassa.
Spenderanno di più, con gli adulti più prudenti ma che magari per questo compreranno a saldo anche capi di lunga durata, per fare tesoro degli sconti. Sconti che nei fatti erano partiti da giorni, magari invisibili, per i clienti fidati, come ogni anno. E che tentano anche la leva dell’orario. Apertura delle vetrine fino a mezzanotte: una nostop di apertura organizzata da Ascom, come quando l’estate era una cosa seria, senza quel filo di ansia dopo la pandemia. Inaugurazione sul Corso, al Canto de’ Bacci, alle 19.15.
Con un aperitivo che fonda le due anime della serata: lo shopping sotto le stelle e la movida. Che dopo la classica serata azzurra oggi torna nei suoi panni, ritrova i suoi «santuari». Con il traffico chiuso dalle 19 a mezzanotte, con le strade interne trasformate in ristoranti a cielo aperto, secondo una linea adottata da oltre un mese.
Mentre la partita si allarga dappertutto: e cerca i numeri da record all’outlet della Valdichiana, che nelle giornate di inizio saldi dà il meglio di sè e ora avrà la possibilità di compensare i mesi e mesi di chiusura, specie nei fine settimana. In centro stavolta non solo affari ma anche cultura. Le visite guidate sotto le stelle e i musei aperti di notte, la notte che è anche quella Europea proprio dei Musei: dalle 20 alle 23, dalle sale della Giostra del Saracino in Palazzo dei Priori a quelle dell’Oro nel Palazzo di Fraternita, dall’Archeologico con annesso Anfiteatro Romano a Casa Bruschi.
Non gli affreschi, peccato perché sarebbe stata una bella occasione. Con dj e musica lì dove i commercianti delle varie strade si siano organizzati. Non saranno tutti aperti, c’è una parte che da sempre crede poco a questi eventi, ma quasi tutti sì, perché la voglia di provarci è tanta. Qualche segnale stamani, intorno ai negozi che in genere calamitano le prime ore della corsa.
O forse calamitavano, quando alla festa partecipavano tutti e non, come dicono le previsioni, sei famiglie su dieci. Un 40% in meno: l’unico «sconto» del quale tutti farebbero volentieri a meno.