Nudo sulla panchina di piazza Guido Monaco

Nuovo allarme degrado in centro: si spoglia e finisce nel mirino di mille cellulari. Davanti la mini-sede della polizia municipale

Nudo sulla panchina di piazza Guido Monaco

L’immagine ripresa dai telefonini: un uomo sulla panchina coi pantaloni calati

Un uomo con i pantaloni abbassati, seduto su una panchina di piazza Guido Monaco. Proprio ai piedi del monumento che esalta il genio dell’inventore del pentagramma. È la scena, l’ennesima, che racconta il declino di una piazza bellissima, biglietto da visita della città tra la stazione ferroviaria e la via del teatro Petrarca che affaccia nel "salotto" di piazza San Francesco, con la basilica degli affreschi di Piero e la bellezza di un luogo unico. Col paradosso che scene come questa accadono sulla panchine dirimpetto la mini-sede della polizia municipale, aperta sulla piazza proprio come presidio di sicurezza e anti-degrado.

La "rotonda" di Guido Monaco negli anni è diventata terra di mezzo, calando il sipario sull’eleganza di un tempo e lasciando il campo - aperto - a persone che spesso su questa piazza litigano, si prendono a botte, bivaccano sulle panchine. Fino al culmine di ieri: quell’uomo seduto su una panchina, con il corpo ricurvo in avanti, e le parti intime scoperte. Tutto sotto gli occhi attoniti dei passanti. L’uomo è stato identificato dagli agenti delle Volanti e poi accompagnato in ospedale. La scena è finita dritta nelle telecamere degli automobilisti che "girano" la piazza per poi immettersi nel corridoio di via Roma e via Crispi o lungo le direttrici verso il centro e verso l’area del Baldaccio. Telefonini come "telecamere" sulla città e la scena filmata "naviga" nel mare magnum dei social. Ed è su questo mare che "esplodono" commenti e critiche, ma pure l’ironia di qualche buontempone che si ferma alla superficie. Il tema, manco a dirlo, è diventato virale e il video è diventato virale nell’arco di poche ore. Ciascuno accompagnato da una ridda di commenti e battute.

Ma se si va in profondità, si trova la sostanza: ci sono pezzi del centro della città che nel tempo hanno quasi smarrito la propria identità, diventando piccole-grandi enclave dove si ripetono risse, zuffe e talvolta volano anche le coltellate. è il caso dei giardini Porcinai, l’area davanti alla stazione ferroviaria dove si ripetono episodi di microcriminalità e dove residenti e commercianti hanno più volte alzato il tono della protesta. Ora il cantiere aperto dal Comune per il restauro dei giardini ha allentato la morsa e allontanato i malintenzionati. Anche se, è notizia di due giorni fa, proprio nell’area dei Porcinai, i carabinieri hanno preso tre banditi proprio sulla soglia della gioielleria che avevano deciso di assaltare. Fermati con caschi e mazze al seguito. L’imprenditore pensava all’ennesima zuffa per strada, e quando gli investigatori gli hanno detto che nel mirino c’era proprio il suo negozio, ha realizzato il pericolo sventato dal blitz dei carabinieri.

Piazza Guido Monaco è a un passo: stretta tra la morsa del traffico che gira intorno e l’area interna fatta di aiuole e vialetti. E di scene che non si vorrebbero vedere. Mai.

Lucia Bigozzi