REDAZIONE AREZZO

Nuove Acque spegne 25 candeline. Menabuoni: "Così evitiamo la siccità. Le perdite? Le abbiamo dimezzate"

L’amministratore delegato dell’azienda traccia un bilancio sull’attività dell’ente che ha oggi un quarto di secolo "Fognature, al lavoro in via Romana a fianco del Comune, sarà un lungo lavoro. Verifiche anche al Giotto".

Nuove Acque, compie 25 anni e l’amministratore delegato Francesca Menabuoni traccia un bilancio

Nuove Acque, compie 25 anni e l’amministratore delegato Francesca Menabuoni traccia un bilancio

"Risorse umane, competenze. E poi programmazione, pianificazione, capacità di anticipare i tempi. Nuove Acque permette di dormire sogni tranquilli", parola di Francesca Menabuoni, amministratore delegato dell’ente che quest’anno compie 25 anni di attività.

Partiamo da un tema di attualità: la siccità. Un problema che però non attanaglia la nostra provincia, non è un caso... "Usciamo da una estate che continua ad infrangere le temperature e quindi a comportare scarsità idrica. In più quando piove, piove male, non permettendo alle falde di ricaricarsi. Problema che da dieci anni non riguarda la nostra provincia, ma non per caso. Abbiamo investito 300milioni di euro dall’inizio della concessione per un grande schema che prende acqua dalle tubature dall’invaso di Montedoglio. Grandi autostrade di acqua potabile e relativi impianti di trattamento. In 20 anni abbiamo realizzato 17 nuovi impianti. 400 chilometri di acquedotto con l’obiettivo di integrare e sostituire le fonti locali che vanno in crisi. 32 milioni di euro di investimento grazie ai quali 80mila utenze, e circa 200.000 abitanti, sono serviti dall’acqua dell’invaso di Montedoglio".

Altro tema, vostro fiore all’occhiello: il tasso di perdita...

"Da anni investiamo per contenere le perdite in rete. Un grande impegno che ha dato i suoi risultati. Basta dire che il tasso di perdita di 20 anni fa era il 50%, oggi nel globale è sceso al 20%, con punte su Arezzo del 18%".

Come è stato possibile?

"Innanzitutto abbiamo investito nel classico cambio delle condotte. Grazie ai fondi Pnrr ci poniamo l’obiettivo di arrivare al 15% di perdita, il minimo fisiologico con condotte vecchiotte come le nostre. 12 milioni di euro per la riduzione delle perdite focalizzato alla sostituzione intensiva. Un intervento che faremo comune per comune entro il 2026. Anche per Arezzo faremo degli interventi in questo senso. Prima dell’estate siamo già intervenuti in piazza San Francesco. Abbiamo sostituito le condotte e nell’occasione abbiamo posizionato sotto terra un telecontrollo per la pressione".

A che punto è via Romana?

"Tema fognatura. Quella in via Romana era molto vecchia dedicata quasi esclusivamente alle acque nere e non riusciva ad accogliere le piogge. E’ stato realizzato un progetto insieme al Comune, per un riassetto complessivo. Per la creazione di fognature più capienti, per una risagomatura dei fossi, oltre che per una grande stazione di pompaggio con funzione di togliere via acqua in eccesso".

Zona Giotto?

"C’è un tavolo aperto con il Comune. Ispezioni e verifiche sono state eseguite, ci sono una serie di interventi da fare. Qui la problematica riguarda le acque meteoriche, quindi non nella tariffa idrica di nostra competenza".

Gaia Papi