Sono stati già scavati 1630 metri per la realizzazione del passante sotterraneo dell’alta velocità fiorentina, come annunciato nei giorni scorsi dal presidente della Regione Toscana Eugenio Giani. Un’opera strettamente collegata al Valdarno, visto che le terre da scavo vengono condotte fuori dal cantiere attraverso un lungo nastro trasportatore e poi caricate in convogli diretti a Santa Barbara, nel comune di Cavriglia. Qui sono utilizzate per la realizzazione di una collina schermo, nell’ambito di un progetto di riqualificazione ambientale e valorizzazione paesaggistica dell’ex area mineraria, da cui fino al 1994 veniva estratta lignite. All’amministrazione comunale spetta un compito importante e delicato: quello di verificare la qualità delle terre giunte da Firenze. Finora le analisi condotte hanno evidenziato un’ottima qualità del materiale ricevuto. Fino al 2026 i treni trasporteranno oltre 3 milioni di tonnellate di terre, provenienti dai cantieri di Belfiore e Campo Marte. Come ha spiegato Ferrovie dello Stato, l’impiego del trasporto via treno anziché su gomma permetterà di evitare, su tutto il periodo, un volume stimabile in oltre 100.000 viaggi di mezzi pesanti stradali, contribuendo alla sostanziale riduzione dell’impatto ambientale e sociale sulla comunità di Firenze. Si tratta di 24.500 tonnellate di Co2 equivalente risparmiate, corrispondenti al 90% in meno di Co2 rispetto allo stesso trasporto via tir. Intanto nel capoluogo fiorentino i lavori proseguono secondo il cronoprogramma. La fresa che ha iniziato lo scavo da Campo di Marte nel novembre del 2023, dopo poco meno di un anno, si trova sotto viale Lavagnini, all’altezza della Fortezza da Basso. Accanto al tunnel in fase di scavo è stata collocata la seconda fresa, pronta a partire a novembre per scavare un tunnel parallelo. La talpa attualmente in azione porta via 27 millimetri di terra al minuto, per un tunnel che avanza oltre 10 metri al giorno. Giani ha sottolineato la necessità di questa infrastruttura per separare i flussi dei treni regionali da quelli di lunga percorrenza, eliminando le interferenze ed aprendo la possibilità di portare i treni regionali dagli attuali 414 a 616. Si tratterebbe sicuramente di un’importante boccata d’ossigeno anche per i pendolari valdarnesi, che quotidianamente raggiungono il capoluogo toscano per studio o per lavoro. La nuova stazione AV Firenze Belfiore è stata progettata da Foster e sarà realizzata da Rfi, Italfer, Infrarail e Consorzio Florentia sotto il controllo dell’Osservatorio ambientale.
CronacaNuovi scavi per il tunnel della Tav. L’opera è collegata a Cavriglia. Qui le terre per costruire la collina