MARCO CORSI
Cronaca

Nuovi treni ma sono per l’Umbria. Pendolari sul piede di guerra: "Arezzo e Valdarno dimenticati"

I nuovi convogli hanno 8 vagoni e 600 posti a sedere e con i 200 km/h sono ideali la direttissima . Del Re interviene: "L’assessore Baccelli sta facendo qualcosa o si è dimenticato di tutti noi?".

I pendolari aretini alla stazione ferroviaria

I pendolari aretini alla stazione ferroviaria

"Ferrovie annuncia che sta facendo costruire i primi 3 treni regionali Pop da 200 chilometri orari di velocità, per viaggiare sulla linea Direttissima. Ma la novità è che non sono treni regionali superveloci destinati alla Regione Toscana, per i pendolari del Valdarno e di Arezzo, per la linea aretina, Firenze-Chiusi-Roma: sono i primi 3 treni dei 12 destinati alla Regione Umbria, per le linee Foligno-Firenze e Perugia-Roma".

Lo ha detto il portavoce del Comitato Pendolari Valdarno Direttissima Maurizio Da Re, che si è chiesto che fine hanno fatto i 6 Pop destinati alla Toscana, che sarebbero dovuti entrare in servizio già nel 2023, così come da contratto di servizio Regione con Trenitalia, e indicati prima per il 2025 e poi per il 2026.

"Non si dice più nulla? L’assessore toscano ai trasporti Stefano Baccelli sta facendo qualcosa o si è completamento dimenticato dei suoi nuovi treni per i pendolari del Valdarno e di Arezzo?", ha tuonato Da Re.

I nuovi convogli che percorreranno le linee umbre hanno 8 vagoni e 600 posti a sedere e con i 200 km/h sembrano ideali per migliorare la percorrenza sulla Direttissima e competere con i treni AV e quindi ridurre gli inchini dei treni regionali. Da Re ha poi attaccato Trenitalia, accusata di aver ritardato anche con i bonus rimborsi. "Una settimana fa, con oltre 15 giorni di ritardo è uscita la tabella con gli indici di affidabilità di luglio 2024 – ha spiegato il portavoce del Comitato - che prevedono il diritto al bonus rimborsi".

Intanto sulla situazione dei pendolari interviene il consigliere regionale della Lega Marco Casucci. "Il ritorno alla piena attività lavorativa, ha comportato per viaggiatori valdarnesi il ritrovarsi, purtroppo, con i soliti problemi legati ad un trasporto ferroviario locale che è alquanto deficitario – ha detto – soliti ritardi, cancellazioni, spesso scarse comunicazioni relative ai disservizi in atto sono, ormai, colpevolmente, diventati una normalità. La Regione ha ampiamente dimostrato di non saper interloquire a dovere col gestore e le conseguenze sono sotto gli occhi di tutti- ha precisato l’esponente leghista. Anche i rimborsi erogati ai viaggiatori in caso di disservizi sono ormai, in modo assolutamente sbagliato, diventati la regola e non, come dovrebbe essere, un’eccezione" Insomma, per Casucci è doveroso maggiore rispetto nei confronti di chi paga regolarmente biglietto o abbonamento.