Arezzo, 3 gennaio 2025 – “Te mi sa che è meglio se non guidi, ti riporto io, va’”. La frase la ripete Raffaele Bruno, 73 anni, a chi ha alzato troppo il gomito al suo bar. Era l’estate scorsa e capitava che qualcuno nelle serate di agosto bevesse un calice di troppo e allora anziché farlo mettere alla guida, con tutti i rischi del caso, Raffaele si era offerto di portarlo a casa.
Ed è così che ne parla con i figli fino a che il suo locale, Il Solco di Cortona, mette sulla piazza un’idea curiosa che richiama un po’ il mondo delle discoteche. I primi mesi è stato un servizio non “istituzionalizzato“ ma adesso con il nuovo codice della strada il bar del centro storico ha deciso di sponsorizzare l’iniziativa. Vero è che la nuova legge non cambia la disciplina su cosa è permesso fare o meno, i limiti rimangono quelli di prima, ma adesso le sanzioni sono ben più severe e la gente non vuole rischiare multe salate né tanto meno di rimanere a piedi.
Un cambio di abitudini, a tavola così come al bancone, che anche ad Arezzo ha dato qualche problema ai ristoranti del centro storico che nei giorni scorsi avevano raccontato a La Nazione il calo di consumo di alcol e vino. E infatti c’era anche chi aveva pensato a portare in tavola il vino dealcolizzato. E invece in Valdichiana c’è chi ha pensato, anziché di togliere l’alcol, di aggiungere quattro ruote e un autista.
“Quello che abbiamo pensato è un servizio totalmente gratuito per i nostri clienti, a disposizione abbiamo una macchina e anche uno shuttle, riportiamo a casa chi abita nella zona, diciamo nell’arco di 20/30 minuti di tragitto”, ci racconta Pier Nicola Bruno, proprietario insieme al babbo Raffaele e la sorella Micaela. Tutti e tre cortonesi doc. La navetta è parcheggiata sotto al locale, pronta a partire ogni fine settimana. La si riconosce facilmente: c’è il logo del locale aperto nel 2022 e la scritta a caratteri cubitali, sia in italiano che in inglese, “Se non te la senti di guidare ti riportiamo a casa noi“. “Può capitare che qualche sera si riporti a casa nessuno, altre volte un gruppetto fino anche a dieci persone”, prosegue Pier Nicola. E non si tratta di persone ubriache che hanno perso il senno, ci dice, ma di chi magari dopo un bicchiere extra non se la sente e non vuole rischiare di aver superato il tasso dello 0,5 che fa scattare le prime sanzioni.
Gli habitué del servizio spaziano: “Sono soprattutto giovani ragazzi tra i 25 e i 40 anni, a volte sono turisti, a oltre sono cortonesi che abitano vicino ma preferiscono comunque non guidare”, continua Pier Nicola. E ci si può immaginare il grande successo per la serata di San Silvestro, la notte per eccellenza in cui qualche sgarro vine quasi da sé. “Mio padre ha riportato a casa otto ragazzi fino a Monte San Savino, poi tre fino a Terontola e quattro in una villa nelle campagne cortonesi”, dice Pier Nicola che poi conclude, “è un’iniziativa che piace molto ai cortonesi, in questo modo stiamo tutti più tranquilli e nessuno rischia di mettere a repentaglio la propria sicurezza o quella degli altri”.