Ogni buca una toppa. Ancora strade da rifare. Le piogge aggravano il rischio sicurezza

A un mese dai grandi arrivi di Natale un giro tra l’asfalto rovinato e i nuovi avvallamenti. Sui social ironia e indignazione degli automobilisti.

Ogni buca una toppa. Ancora strade da rifare. Le piogge aggravano il rischio sicurezza

A un mese dai grandi arrivi di Natale un giro tra l’asfalto rovinato e i nuovi avvallamenti. Sui social ironia e indignazione degli automobilisti.

AREZZO

Nuove piogge e nuovi danni alle strade cittadine, che continuano a soffrire la mancanza di manutenzione e il maltempo stagionale. Vorrà dire anche nuove toppe? In molte strade della città è evidente come negli anni si siano accumulati interventi temporanei che tali sono rimasti: chiazze di asfalto di vario colore che tappezzano vie anche molto centrali e percorse, dal centro storico alle zone limitrofe. Siamo passati da via Ristoro, la parallela di via Giotto che tra avvallamenti dell’asfalto e vere e proprie buche versa in uno stato pericoloso per gli automobilisti ma anche e soprattutto per motociclisti e ciclisti. Se le ciclovie iniziano ad essere una realtà nuova e positiva per i cittadini amanti delle due ruote, i tratti urbani ordinari sono invece un vero pericolo per chi, dalle bici ai motorini e monopattini elettrici rischia quotidianamente incidenti e cadute.

Il problema della sicurezza resta primario, ma non può venir meno anche quello del decoro urbano. Le strade a toppe e buche sono un brutto biglietto da visita per la città che accoglierà nel giro di poche settimane un grande flusso di turisti da ogni parte d’Italia. A strade con un manto liscio e più o meno regolare si alternano infatti arterie principali, vicoli e anche marciapiedi in stato a volte anche degradato, che lascia spazio a ciottoli e terra a cielo aperto ma anche alla crescita di erbacce.

Nelle fotografie in pagina è possibile vedere, tra gli altri, i danni ai tratti di strada che comprendono via Mochi, che costeggia l’Istituto Giorgio Vasari e va fino a via Setteponti, grande arteria di snodo per l’uscita dalla scuola e non solo.

Abbiamo anche raggiunto Porta San Clemente, che apre il suo ingresso al centro storico con una serie di avvallamenti e buche anche di una certa dimensione.

Anche in Via Libia, a Saione, una buca proprio di fronte - ironia della sorte - all’"Ufficio Manutenzione Strade e Verde Pubblico". La mappatura continua in via Leonardo da Vinci costeggiando il supermercato Esselunga, ma interessa anche i lunghi tratti di viale Don Minzoni verso Ipercoop da un lato e Meridiana e Tortaia dall’altro. Una lunga e spiacevole corsa a ostacoli che rende poco sicuri gli spostamenti degli aretini e non.

Se sui gruppi social più frequentati dagli aretini c’è chi fa ironia parlando della creazione di una mappa per segnalare le buche, c’è anche chi racconta di aver subito danni ai propri veicoli e di aver rischiato brutti incidenti. Un misto di battute e rassegnazione, ma anche inviti a segnalare le buche per via ufficiale. Tra i tanti cantieri che occupano la città e promettono ora di alleggerire la viabilità, ora di migliorarla e renderla più efficiente, viene da chiedersi se non sarebbe anche necessario investire nella risoluzione -non solo temporanea- di un problema ormai non più temporaneo.

Serena Convertino