Omicidio, udienza dal gip. La decisione sul carcere

Questa mattina Sacchi davanti al giudice, la decisione sugli arresti domiciliari. L’uomo ha ucciso la moglie malata che seguiva da solo con un colpo di pistola.

Omicidio, udienza dal gip. La decisione sul carcere

Omicidio, udienza dal gip. La decisione sul carcere

AREZZO

È atteso per la giornata di oggi il primo faccia a faccia tra il gip Stefano Cascone e Alessandro Sacchi, l’uomo di 80 anni che deve rispondere dell’omicidio della moglie, Serenella Mugnai di 72 anni. Alle 9, è prevista l’udienza di convalida dell’arresto. L’uomo al momento si trova nel carcere di San Benedetto, ad Arezzo dalla sera in cui sarebbe crollato, togliendo la vita alla moglie, affetta dal morbo di Alzheimer. Una malattia che dapprima intacca ricordi ed eventi più recenti, per poi con il passare del tempo portare all’afasia e cambiamenti repentini di umore e ad estraniare completamente la persona colpita dal mondo che la circonda. Una malattia che ha spesso ricadute anche sui familiari che devono prendersi cura dei pazienti.

E, forse, proprio lo stress a cui era sottoposto Alessandro Sacchi ha portato l’uomo al crollo. "Non sai nemmeno stendere i panni" gli avrebbe detto la moglie pochi istanti prima della tragedia che si è consumata in viale Giotto. Sacchi a quel punto ha impugnato la pistola, una vecchia calibro 765 ereditata dal padre, cimelio della guerra, ed ha fatto fuoco. Un solo colpo risultato fatale. Poi la richiesta di aiuto al vicino di casa, l’abbraccio al corpo senza vita della moglie in attesa dell’arrivo degli agenti di Polizia.

Sacchi è difeso dall’avvocato Piero Melani Graverini insieme al collega Stefano Sacchi, nipote dell’80enne accusato dell’omicidio della moglie. Non è da escludere l’ipotesi che l’uomo possa essere scarcerato. I suoi legali di fatto chiederanno i domiciliari in attesa del processo, in considerazione dell’età del loro assistito e delle condizioni di fragilità. Ad ogni modo se l’uomo lascerà il carcere di San Benedetto nelle prossime ore non potrà tornare nella sua abitazione di viale Giotto, attualmente sotto sequestro. A coordinare l’inchiesta per omicidio volontario aggravato dal vincolo del matrimonio è il pm Marco Dioni. Oggi, oltre alla convalida dell’arresto sarà eseguita l’autopsia sul corpo della vittima.

M.M.