Arezzo, 7 dicembre 2023 – Nella trincea della lotta al Covid la prima diga sono i medici di famiglia, protagonisti della campagna vaccinale nell’era post pandemia. Sono loro a mobilitare l’adesione degli assistiti anche se in questa fase, a livello nazionale e a cascata sui territori, si registrano numeri al di sotto delle aspettative. Al punto che la Cabina di regia sulle campagne vaccinali Covid e influenza convocata dalla Direzione generale della prevenzione del ministero della Salute coi rappresentanti delle Regioni ha messo sul tavolo l’opzione Open day per dare un’accelerata. "Le Regioni hanno assunto l’impegno a potenziare tutte le azioni necessarie a implementare la vaccinazione, attraverso Open day e ponendo i medici di medicina generale, farmacie e tutti i setting assistenziali nelle condizioni di aumentare la propria offerta vaccinale, provvedendo a una più efficiente distribuzione delle dosi di vaccino Covid e antinfluenzale", spiega Francesco Vaia, direttore generale della prevenzione sanitaria.
E così anche in Toscana si sta ragionando sull’organizzazione di una giornata dedicata alla somministrazione di dosi contro il virus che solo due anni fa ha paralizzato il mondo e cancellato vite. L’obiettivo, quando dalla Regione partirà l’ok, sarà declinato pragmaticamente dalla Asl Sud Est "a integrazione e supporto dell’offerta già garantita sulla vaccinazione anti-Covid e contro l’influenza, dalla medicina generale e dalla rete delle farmacie che hanno aderito spontaneamente", spiega il direttore generale Antonio D’Urso. Va detto che la Toscana è tra le regioni più virtuose, ma l’andamento è lento, non rock.
Se a Firenze il governo toscano ravviserà l’esigenza di lanciare un Open day su tutte le Asl, alla Sud Est "saremo pronti a fare la nostra parte", aggiunge D’Urso che rileva la validità del lavoro dei medici di base "tanto è vero che la Toscana ha dati molto buoni di copertura vaccinale per grado di adesione. Vuol dire che il canale della medicina generale è molto importante per avvicinare le persone alla vaccinazione". E se al San Donato non ci sono ricoveri per Covid, l’avvertenza di D’Urso è netta: "Questo dato positivo non deve far abbassare la guardia".
Lucia Bigozzi