Open space, debutto in stile "Er": "Il sistema ha dato ottime risposte"

Il sistema sanitario di Arezzo ha gestito con successo un'importante emergenza, dimostrando l'efficacia e la dedizione del personale medico e infermieristico. Maurizio Zanobetti ha coordinato le operazioni con professionalità, coinvolgendo diversi reparti dell'ospedale in un lavoro di squadra impeccabile.

Open space, debutto in stile "Er": "Il sistema ha dato ottime risposte"

Il sistema sanitario di Arezzo ha gestito con successo un'importante emergenza, dimostrando l'efficacia e la dedizione del personale medico e infermieristico. Maurizio Zanobetti ha coordinato le operazioni con professionalità, coinvolgendo diversi reparti dell'ospedale in un lavoro di squadra impeccabile.

"Il sistema ha risposto in modo ottimale e ha dimostrato ancora una volta come il sistema sanitario nazionale sia il cardine della presa in carico dei pazienti e l’emergenza uno dei suoi punti di forza maggiori". Maurizio Zanobetti (nella foto) lo rimarca tirando le somme di una mobilitazione che ha impegnato medici, infermieri e volontari della grande famiglia dell’emergenza. Sempre pronta a dare il massimo nonostante gli ostacoli da superare "a livello nazionale a causa della ben nota perdita di vocazione del personale medico ed infermieristico per questo lavoro". Ma qui, gli uomini e le donne con i camici stampati sul cuore (e non solo indossati) hanno pensato solo a quello che c’era da fare: un lavoro immane, complesso per la gestione dei tanti feriti e la messa a punto in pochissimo tempo, di un piano operativo che ha marciato a pieni giri, fino a quando l’emergenza non è cessata.

Nella domenica d’inferno sull’Autosole, Zanobetti, al timone dell’hub dell’emergenza del San Donato, ha coordinato le operazioni da fuori seguendo i "suoi" professionisti ogni istante e in ogni fase dell’intervento (oltretutto spalmato su tre ospedali in contemporanea". E proprio la complessità dell’intervento ha, di fatto, varato in diretta, la nuova area open space del Pronto soccorso che ha accolto i turisti cinesi feriti e consentito ai sanitari di separare le tipologie di intervento, rispetto agli altri pazienti "ad alta intensità", presi in carico nell’arco della giornata e ricoverati per altre urgenze.

In tutto una ventina, non certo un numero da sottovalutare in una giornata davvero complicata sul fronte degli incidenti stradali. "Un lavoro di squadra che ha coinvolto anche gli altri reparti dell’ospedale, perchè abbiamo allertato la rianimazione, l’ortopedia, la chirugia generale e la radiologia, seguendo le linee guida del piano di emergenza maxi afflusso", spiega Valeria Donati, medico dell’emergenza "per scelta e per passione" - sottolinea fiera -, che ha gestito l’arrivo dei feriti nel momento più delicato del dopo-incidente e lavorato insieme ai colleghi senza sosta. Una macchina "da guerra" che ha centrato tutti gli obiettivi.

Lucia Bigozzi