LUCIA BIGOZZI
Cronaca

Opposizione, test di unità per il voto. L’attacco contro la giunta Ghinelli: "Opere strategiche? Zero risultati"

Nel mirino di Pd, 5Stelle e Arezzo 2020 Medioetruria e Due Mari, oltre ai cantieri Baldaccio e via Fiorentina. Lo schema per il 2025: "Concordi nell’auspicare il consolidarsi di una convergenza di partiti e movimenti".

Opposizione, test di unità per il voto. L’attacco contro la giunta Ghinelli: "Opere strategiche? Zero risultati"

L’opposizione rompe gli indugi. Davanti ai bilanci della maggioranza, schiera compatto un fronte di fuoco. Fronte unico, che per la prima volta da inizio legislatura tiene insieme Pd, 5Stelle e Arezzo 2020. L’impressione è quella di uno schema che prefigura in maniera plastica un possibile percorso comune in vista del voto, nel 2025. Un fronte al quale, al momento manca solo la voce delle liste che fanno capo a Marco Donati, che proseguono il percorso autonomo, pur in un dialogo che ultimamente sembra essersi risvegliato. Nei fatti, l’opposizione non nega l’inizio di una convergenza contro la giunta. "Siamo concordi nell’auspicare il consolidarsi di un fronte comune tra tutti i partiti e i movimenti contrari alla maggioranza".

Bocciato il lavoro della maggioranza, partendo dalle opere pubbliche e puntando il dito con il consigliere Alessandro Caneschi "contro l’inefficienza del sindaco ingegnere, che non ha ancora concluso nessuna delle opere da lui definite strategiche". Nel cahiers des doléances, c’è "il raddoppio del tunnel del Baldaccio, lievitato nei costi e la cui conclusione dei lavori slitta di continuo, la rotatoria fantasma di via Fiorentina, iniziata in tutta fretta prima delle elezioni e ancora al palo, con costi più che raddoppiati e senza data di fine e l’intervento più emblematico: la nuova caserma della Polizia municipale. Lavori drammaticamente fermi, con risoluzione del contratto e senza idee su come andare avanti". Ma la lente dell’opposizione colpisce anche sotto la cintura dei rapporti interni alla maggioranza, giudicata "deficitaria", motiva nella conferenza stampa congiunta, il capogruppo Pd Donato Caporali, anche nel peso politico, "con la mancanza di un qualsivoglia appoggio da un governo nazionale del proprio colore nella individuazione a Creti della sede di Medioetruria e nel mancato finanziamento della Due Mari nel tratto aretino".

Incrinature, insiste Francesco Romizi, a cominciare "dall’assenza dei consiglieri di Forza Italia negli ultimi due consigli comunali". Alzo zero le critiche 5Stelle di Michele Menchetti che non risparmia la Fondazione Arezzo Comunità ("122mila euro erogati dal Comune, 85mila in consulenze esterne e 35mila per il compenso del direttore") e la gestione degli immobili comunali, "da palazzo Carbonati al chiosco di Campo di Marte, dalla ex Banca d’Italia alle Logge del Grano all’ex casa del fascio", mentre Caneschi rilancia sulla "città delle buche".

La minoranza chiede conto delle opere strategiche, con Valentina Vaccari a denunciare la mancanza di "notizie sui grandi progetti urbanistici ed edilizi legati alla cultura come la public library, la destinazione del palazzo di via Pellicceria o l’insuccesso dei corsi universitari per la ex Casa delle culture". Nel mirino il sindaco Ghinelli per le "assenze costanti, con una vicesindaca che ne sostituisce il ruolo e il leader indiscusso del partito di maggioranza relativa, Francesco Macrì ad agire da protagonista dietro le quinte". Infine il capitolo frazioni, "realtà verso le quali - lamenta Andrea Gallorini - manca un progetto politico".