
Le studentesse del sondaggio
Arezzo, 26 gennaio 2021 - Lo scorso dicembre la ministra dell’istruzione Lucia Azzolina aveva annunciato che, per definire al meglio le modalità di svolgimento dell’esame di Stato 2021, avrebbe considerato anche le proposte avanzate dagli studenti. Jessica Sauro e Pamela Zatini sono due studentesse del quinto anno del liceo delle Scienze Umane di San Giovanni Valdarno e a questo appello hanno risposto presente raccogliendo in poco più di un mese le opinioni di 15.500 ragazzi di tutta Italia che, come loro, quest’anno sosterranno la maturità.
«Abbiamo realizzato un modulo di Google dove con una serie di domande aperte abbiamo chiesto agli studenti di esprimere ed argomentare le proprie considerazioni in merito – spiegano Jessica e Pamela – Questa nostra iniziativa nasce dopo che avevamo visto una petizione che chiedeva di annullare l’esame di Stato, una posizione che, al di là dell’improbabilità, non condividiamo a pieno.
Crediamo infatti che la maturità concluda non solo un percorso di studi, ma anche di vita per un ragazzo. Ci sono certo le cose più leggere come fare i 100 giorni o vivere l’emozione della notte prima degli esami, ma la maturità rappresenta soprattutto un traguardo molto importante da raggiungere in ogni caso, anche per chi dopo desidera continuare a studiare e iscriversi all’università. Così abbiamo deciso di fare questo modulo e vedere cosa ne pensassero gli altri studenti e studentesse».
Un progetto dall’approccio costruttivo, che ha visto la sua diffusione tra nord, centro e sud anche grazie alla ricondivisione tramite i social network. La maggioranza delle risposte ha rimarcato la volontà dei maturandi di fare l’esame, chiedendo in particolare di sostenere una prova orale come già accaduto lo scorso anno, reintroducendo anche la discussione di una tesina realizzata dallo studente. Niente prove scritte, data anche la difficoltà di farle tra didattica a distanza e rientri in classe contingentati.
ù«Una soluzione che sembra in gran parte in linea con quella che la stessa ministra pare stia prendendo in considerazione in questi giorni, ma ancora non sappiamo che modalità verrà scelta – proseguono Jessica e Pamela – Nel frattempo abbiamo già inviato una lettera alla Azzolina con i risultati delle risposte che abbiamo raccolto, alla fine l’obiettivo era proprio questo, cercare di far sentire la nostra voce visto che la scuola è vissuta da noi ragazzi. Adesso siamo ansiosi di conoscere al più presto come si svolgerà la maturità».
Il progetto di Jessica e Pamela, però, non si è limitato solamente all’esame di Stato, ma ha raccolto anche le impressioni dei colleghi sull’organizzazione della scuola durante il periodo di pandemia, tra rientri in classe in sicurezza, trasporti e lezioni online. «La didattica a distanza è stata certamente un tema, si è sentita la mancanza di un confronto diretto in classe con insegnanti e compagni, siamo però dell’idea che in una situazione del genere la dad abbia avuto i suoi aspetti positivi, permettendoci di studiare in sicurezza senza rimanere indietro. Alla fine però, soprattutto per chi è in quinta, sta a noi ragazzi il dovere di prepararsi seriamente e chi vuole lo fa sia in presenza che da casa. Questo è un punto a cui teniamo, non vogliamo insinuare il dubbio che copiamo o che non facciamo niente. Non vogliamo ecco che il nostro impegno come studenti venga screditato». Già questo è un bel passo verso la maturità.