Arezzo, 16 giugno 2018 - I divieti sono scritti nero su bianco sull’ordinanza, firmata in queste ore dal sindaco Silvia Chiassai e sono tassativi. La giunta montevarchina dichiara infatti guerra a chi disturba la quiete pubblica con schiamazzi e degrado urbano, ed emana un provvedimento anti-bivacco, che entrerà in vigore il 20 giugno, per protrarsi poi fino al 30 settembre. Nello specifico in Piazza Vittorio Veneto, Piazza Mazzini e Via Burzagli, nel tratto compreso tra Piazza Veneto e Piazza Donatori di Sangue, sarà vietato: sedersi o sdraiarsi sul suolo pubblico o ad uso pubblico, sulla soglia, sulla pavimentazione, sui muretti, sui gradini posti all’esterno degli edifici pubblici e privati e dei monumenti, sugli spazi verdi e sugli arredi urbani. Il divieto di sedersi non riguarderà le panchine o le aree predisposte degli esercizi commerciali autorizzati.
Ma se sarà possibile sedersi sulle sedute, non sarà però possibile sdraiarvisi o dormirvi sopra. Ma non è finita qui! Guai a bere bevande alcoliche di qualunque genere nelle strade o nelle piazze pubbliche nella zona del centro sottoposta ad ordinanza. Sarà possibile farlo solo all’interno dei locali o nelle aree esterne autorizzate. Un elenco di divieti che blinderà il centro storico con l’obiettivo di salvaguardarlo dal degrado e, si legge sempre nel provvedimento, dalla percezione di insicurezza che segnano la qualità della vita delle persone e del territorio. E’ questa una risposta della giunta alle esigenze espresse da alcuni residenti del centro storico montevarchino che hanno segnalato più volte problematiche di disturbo e di mancanza di rispetto del decoro, “avvalorate poi da successivi controlli – si legge nell’atto – degli agenti di polizia municipale.
Nell’area del centro abitato risulta sempre più evidente una situazione di aumento di degrado urbano – recita il documento – che se non contrastato efficacemente potrebbe portare l’insorgere di più gravi problemi di ordine e sicurezza pubblica. L’incuria ed il degrado percepito e segnalato sono diretta conseguenza di comportamenti di inciviltà ed illegalità che si concretizzano anche nell’utilizzo delle soglie , dei gradini, delle pavimentazioni, dei muretti e dei monumenti come luoghi ove sedersi o sdraiarsi”.m Insomma l’ordinanza va giù duro e sembra non ammettere flessibilità. L’inosservanza delle nuove regole sarà punita con una sanzione pecuniaria che va da un minimo di 25 ad un massimo di 500 euro.