di Marco Corsi
Ancora truffe on line in Valdarno, con una doppia operazione antifrode che ha portato alla denuncia di quattro soggetti. Il primo caso ha riguardato una fornitura di pellet. Un 50enne di Montevarchi, infatti, navigando sul web alla ricerca di forniture a prezzi convenienti, considerata l’impennata dei costi energetici, si è imbattuto in un’offerta a prima vista interessante, pubblicata da un commerciante della provincia di Caserta. A patto di ordinare un grande quantitativo dei pellet, infatti, l’uomo avrebbe avuto la possibilità di acquistare la partita ad un prezzo inferiore di quasi la metà rispetto a quello di mercato. Il valdarnese si è quindi visto chiedere, a titolo di acconto, "soli" 200 euro, somma che è stata corrisposta regolarmente. Ma il pellet non è mai giunto a destinazione. Immediata la denuncia ai carabinieri della Stazione di Montevarchi, che sono riusciti a ricostruire il circuito truffaldino, risalendo all’identità del truffatore, un 25enne campano. Il giovane, già gravato da alcuni analoghi precedenti di polizia, è stato deferito per truffa in stato di libertà alla Procura della Repubblica di Arezzo. Gli accertamenti investigativi condotti dai carabinieri di Montevarchi hanno consentito di far luce su un altro caso analogo, relativo ad un annuncio di vendita online, pubblicato sulla stessa piattaforma commerciale. L’annuncio in questo caso riguardava un computer portatile di ultima generazione. La parte offesa, che ha poi presentato denuncia, è stata indotta a perfezionare un bonifico di quasi 700 euro a titolo di pagamento, salvo poi vedersi recapitare una scatola vuota. Oltre al danno, la beffa. Stavolta, però, è andata male ai truffatori, 3 correi di origini pugliesi ma residenti in nord Italia, tutti gravati da specifici precedenti di polizia, che sono stati a sua volta deferiti per truffa aggravata. Come hanno spiegato le forze dell’ordine, da questi episodi emerge ancora una volta la necessità che i cittadini valutino con attenzione tutte quelle situazioni nei quali si trovano di fronte ad offerte troppo convenienti.
In entrambi i casi, da parte degli investigatori è stato infatti evidenziato il medesimo modus operandi: la pubblicazione di un inserto su una piattaforma digitale di vendite online, proponendo in vendita un oggetto particolarmente ambito, a un prezzo particolarmente vantaggioso. Una volta ricevuta la manifestazione d’interesse, al malcapitato di turno viene richiesto un pagamento anticipato, salvo poi trovarsi di fronte alla brutta sorpresa: la merce non verrà mai consegnata.