di Matteo Marzotti
AREZZO
"Grazie a tutti i presenti per aver ricordato mio padre sotto il profilo culturale, come uomo di legge e, sottolineando quando detto dal presidente del consiglio comunale, mio padre ha portato avanti molte battaglie in questo consiglio e lo ha sempre fatto per Arezzo e mai per sè stesso e oggi lo ricordiamo con affetto". Le parole sono quelle di Alessandro Ghinelli. Il sindaco di Arezzo è intervenuto solo al termine dell’appuntamento che si è tenuto ieri pomeriggio nell’aula del consiglio. Un appuntamento per ricordare il padre Oreste, nato ad Arezzo nel 1923, a lungo impegnato in politica prima come sostenitore della Repubblica di Salò e poi nel Msi, del quale è stato uno dei leader locali. Ha seduto in diverse legislature nel consiglio comunale, candidato al Parlamento, da avvocato ha difeso imputati di destra in numerosi processi e durante uno di questi accusò l’ictus che gli fu fatale.
Un appuntamento che era stato preceduto da polemiche, anche accese, da parte di Partito Democratico e Movimento Cinque Stelle pronti a chiedere spiegazioni con interrogazioni parlamentari, quindi Anpi e anche alcuni docenti aretini che hanno firmato una lettera contro l’evento che si è tenuto ieri pomeriggio nella sala del consiglio. Lunedì, giornata dedicata al consiglio comunale, alcuni manifestanti erano entrati all’interno della sede istituzionale del Comune con volantini e striscioni con scritto Arezzo è antifascista cantando Bella ciao.
Ieri pomeriggio ben prima delle 17, orario di inizio, Piazza della Libertà era presidiata da carabinieri, agenti di Polizia e vigili urbani. Qualche manifestante sostiene che nelle loro intenzioni c’era quella di protestare all’interno del cortile di Palazzo Cavallo ma che le forze dell’ordine li hanno invitati a restare fuori. Così la protesta fatta di striscioni, bandiere con la falce e il martello e canzoni - con Bella ciao risuonata più e più volte - si è tenuta sulla scalinata del duomo. In aula intanto andava in scena il ricordo di Oreste Ghinelli. Il letterato e artista nell’intervento di Claudio Santori, l’avvocato in quello di Piero Melani Graverini, e il politico nelle parole di Marco Cellai, figura di rilievo del Msi a livello regionale. Prima di loro però Luca Stella, presidente del consiglio comunale, ha delineato un ritratto di Oreste Ghinelli. "A chi in queste ore ha sollevato polemiche - ha detto Stella, prima di lasciare la parola agli ospiti dell’evento - domando se sia giusto o meno ricordare un consigliere comunale che ha svolto il proprio ruolo in maniera attiva per oltre 35 anni. Domando se sia giusto oppure no ricordare un avvocato, un letterato, un artista tra i più importanti della nostra città. Oreste Ghinelli non fa paura a nessuno, è nato cento anni fa e trovando risposte positive alle domande che ho posto ritengo giusta questa iniziativa per ricordarlo".
Il sindaco Ghinelli ha preso la parola solo al termine, rivolgendo un ringraziamento ai presenti che avevano occupato ogni posto dell’aula, altri sono rimasti in piedi nei pressi del consiglio. "Grazie a quanti sono intervenuti per ricordare mio padre sotto il profilo culturale, come uomo di legge - ha detto Alessandro Ghinelli, visibilmente commosso - Come ha sottolineato il presidente del consiglio comunale Stella ha portato avanti molte battaglie in consiglio comunale sempre per Arezzo, mai per sè stesso e lo ricordiamo con affetto tutti quanti".