GAIA PAPI
Cronaca

Oro: piano straordinario contro i dazi. Meno affari Usa, più nei Paesi europei. Sale la paura delle sanzioni di Trump

Giordini da Confindustria lancia la controffensiva: "Cinque mercati per farci attutire il colpo negativo". Ma la tranquillità è finita. "Siamo tra le città più a rischio. Offriremo garanzie sul made in Italy".

La ricerca «Le vendite di oreficeria in Europa», elaborata da Ice con Confindustria. verrà presentato domani

La ricerca «Le vendite di oreficeria in Europa», elaborata da Ice con Confindustria. verrà presentato domani

"Dobbiamo passare all’azione; lavorare ad una strategia comune per aggredire i mercati europei in vista di probabili dazi americani", spiega Giordana Giordini, presidente della sezione oreficeria gioielleria di Confindustria Toscana Sud. Questo l’obiettivo della ricerca "Le vendite di oreficeria in Europa", elaborata da Ice in accordo con Confindustria Federorafi che verrà presentato domani, alle 17.30 nella sede di Confindustria Arezzo. L’indagine vuole fornire un’analisi completa del settore e indicazioni operative utili per lo sviluppo nei maggiori cinque mercati europei, Francia, Germania, Gran Bretagna, Italia e Spagna, il cui valore nel 2023 per il gioiello è stato di circa 20 miliardi di euro. Lo studio ha previsto l’analisi completa dei mercati, lato distribuzione e lato domanda, per Francia, Germania, Spagna e Regno Unito, analizzati in benchmark con l’Italia.

La ricerca è stata realizzata con un approccio metodologico integrato, che combina l’analisi delle informazioni statistiche disponibili con l’indagine campionaria realizzata tra i distributori e tra i clienti finali, nonché l’approfondimento con colloqui BtoB svolti con esperti e imprenditori del settore. "Arezzo è da sempre una provincia vocata all’export: dall’analisi Prometeia pubblicata dal Sole 24 Ore, che ha messo a confronto i valori 2024 di export e PIL delle province italiane, la nostra città figura al primo posto della classifica nazionale – dice Giordini. Un record che può assumere un valore negativo perché ci rende più esposti, specialmente in un periodo di forti instabilità geopolitiche e di possibili guerre dei dazi.

La ricerca che verrà presentata ci sarà molto utile per approfondire le dinamiche dei principali mercati europei dell’oreficeria, identificare quelli più ricettivi dove incrementare le nostre vendite e controbilanciare in tal modo i possibili contraccolpi che potrebbero derivare dall’introduzione di politiche commerciali restrittive da parte degli Usa".

Quindi "Con Federorafi stiamo cercando di esplorare nuovi mercati. Il risultato della ricerca lo presentiamo proprio in un momento in cui la gente è pronta a guardarsi intorno e fare nuovi investimenti. In passato il mercato europeo è stato sottovalorizzato perchè abbiamo sempre esportato negli Stati Uniti, a Dubai, ma ci sono mercati interessanti anche in Francia, in Germania, in Spagna e in Italia" continua Giordini. "Quello italiano è stato un mercato sempre snobbato ma, nonostante l’economia non sia proprio super favorevole, ha ampi spazi di crescita. Avevamo approcciata con Federpreziosi il mercato italiano con Vivioro il progetto pensato proprio per promuovere il gioiello di Arezzo sintonizzandoci sulle nuove sensibilità della Generazione Z e che si riallaccia perfettamente a questo studio"