
Oroarezzo 2025 riunisce le eccellenze della manifattura orafa e argentiera italiana ad Arezzo, con focus sull'export.
AREZZOManifattura orafa e argentiera made in Italy, la filiera è pronta per la 44ª Oroarezzo. Nei padiglioni di Arezzo Fiere e Congressi, dal 10 al 13 maggio il salone b2b di Italian Exhibition Group (IEG) farà incontrare le aziende leader con i buyer internazionali. A partire da quelle del distretto "di casa" che ha per destinazioni principali la Turchia, verso cui è diretto circa il 60% dell’export di pertinenza nei primi nove mesi del ’24 per un controvalore di oltre 3 miliardi di euro, gli Emirati Arabi per il 10%, Stati Uniti con il 6,8%, Francia con il 3,4% e Hong Kong 2,9%.
"C’è reale soddisfazione in Ieg per come procede la progettualità sull’offerta di Oroarezzo e per i riscontri sull’incoming. I buyer esteri vedranno e toccheranno con mano quanto è vasto il catalogo della manifattura made in Italy in oro, argento, sino al gioiello con preziosi e a un intero padiglione di tecnologie di qualità eccellente – spiega Matteo Farsura a capo della divisione Jewellery & Fashion di IEG".
Ad Oroarezzo 2025 esporranno le aziende italiane leader di mercato nella manifattura orafo-argentiera e nella customizzazione del prodotto, tra cui le aretine Unoaerre, Giordini, Gold Art, Richline Italy, Coar, Silvex. Da Arezzo, anche Fratelli Chini. "Ad Arezzo avremo una vetrina sulle eccellenze che offrono un colpo d’occhio delle creazioni più articolate o anche sperimentali - prosegue Farsura-. Secondo Federorafi/Mediobanca l’export delle lavorazioni in argento vale 640 milioni di euro e ad Oroarezzo vantiamo un’importante proposta del comparto".
Si va dalla trevigiana Chrysos alle aretine Croma Catene, Fantasy, Efc Silver, Luiber. Marcata anche la presenza di firme del gioiello made in Italy.