GAIA PAPI
Cronaca

I due volti di Oroarezzo: "Evento di qualità con Ieg, ma pesa il prezzo del metallo"

Benvenuto sottolinea il passo in avanto dell’appuntamento al Palaffari: "Miglior organizzazione di sempre, incidono le contingenze internazionali"

Mauro Benvenuto, presidente orafi Cna Arezzo e Toscana

Mauro Benvenuto, presidente orafi Cna Arezzo e Toscana

Arezzo, 15 maggio 2024 – Luci ed ombre sull’edizione appena conclusa di OroArezzo, è il quadro che il presidente orafi Cna Arezzo e Toscana, Mauro Benvenuto fa dell’edizione, la numero 43. I riflettori si sono da poco spenti su OroArezzo. Arezzo Fie re e Congressi si è svuotata, ma ancora in quegli immensi padiglioni si respira l’atmosfera che la fiera è in grado, ogni anno, di regalare. Una fiera che quest’anno ha chiuso facendo registrare un incremento del 14% di visitatori esteri e con un ulteriore +5% di visitazione complessiva sull’edizione dello scorso anno. Numeri che danno la conferma di una ulteriore crescita e che raccontano come qualità e varietà dell’offerta degli espositori presenti a Oroarezzo si siano b en incontrate con il profilo dei buyer esteri ospitati.

Presidente, quali sono state le luci di questa edizione?

"La fiera non era mai stata organizzata bene come quest’anno. All’interno ci sono stati eventi di comunicazione uno più bello dell’altro in cui si è parlato in modo approfondito di tante sfumature del settore".

Tra i tanti eventi ce ne è uno che lo ha colpito?

"Penso all’evento di conclusione, il Career Day durante il quale cento studenti hanno incontrato in fiera le aziende che hanno posizioni lavorative aperte e con le quali hanno avuto la possibilità di fare colloqui. Insomma, gli orafi del futuro hanno incontrato le aziende che programmano il ricambio generazionale oggi".

E poi le ombre...

"Sì, un’organizzazione direi perfetta, ma poi c’è stato, come è ovvio, il mondo del lavoro: una fiera di luci ed ombre, si diceva. Purtroppo i prezzi del metallo e le contingenze internazionali incidono sugli ordinativi. Lo scorso anno la maggior parte delle aziende sono andate via dalla fiera con ordini importanti, quest’anno meno. Insomma, abbiamo registrato una leggera flessione degli ordinativi, anche questi vittima del mondo attuale".

Quindi per quanto riguarda le ombre, niente da rimproverare agli organizzatori?

"No, il nostro settore, come i tutti i mestieri, ha bisogno di pace e periodi di stabilità. Ieg ha fatto arrivare tantissimi compratori, i dati parlano di un +14% di visitatori esteri, questa è la sua grossa abilità. Sono le contingenze internazionali attuali che non votano a favore dell’oro, e di qualsiasi altro settore".

Si parla del ritorno della seconda fiera, quella che prima dell’avvento del Covid apriva i battenti ad ottobre. Solo una supposizione?

"Al momento non è una priorità. Abbiamo quella di maggio, e a dicembre il Summit del gioiello in cui si tira un bilancio dell’anno. Per ora i due eventi sono sufficienti".

Quindi, in tempo di bilanci, che anno sarà il 2024 per il mondo dell’oro?

"Finiremo l’anno in modo positivo. Certo, non come i precedenti, purtroppo il mondo è cambiato e dobbiamo fare i conti con questo. Ma comunque sarà un buon anno" .