Ha scandito per secoli la vita della città, adesso è tornato al suo massimo splendore. Si è svolta ieri la cerimonia di inaugurazione del restauro del quadrante dell’orologio del palazzo di Fraternita. I lavori si sono conclusi ad agosto e sono stati finanziati da Ancos Confartigianato e realizzati da Tommaso Sensini. "L’orologio è un grande simbolo di cultura, storia ed economia aretina - dice il primo Rettore di Fraternita Pier Luigi Rossi- rappresenta l’incontro tra la campagna che portava i prodotti della terra nel grande mercato agricolo di piazza Grande e la città che li consumava. Nel quadrante sono rappresentate le fasi lunari e su questa base si prendevano le decisioni civili, militari ed economiche. Ha dettato le ore, il lavoro e la vita per secoli, è lì dal 1552 e mai un aretino aveva visto l’orologio come è adesso nel suo massimo splendore. Ringraziamo Tommaso Sensini per il lavoro e Confartigianato che ha finanziato il restauro. Nei nostri archivi è stato ritrovato il documento datato 1550 in cui si incaricava su delibera l’artista Felice di Salvatore Vannucci da Fossato, costò 55 scudi saldati nel 1552. Ne esistono solo altri 5 in tutta Italia".
"Dopo quasi 500 anni dal primo minuto scoccato in Piazza Grande, l’orologio di Fraternita è tornato alla sua bellezza originaria - dice Fabio Menicacci segretario nazionale Ancos - gli aretini potranno ammirare il loro orologio più storico in tutta la sua bellezza grazie ad Ancos". "Il restauro effettuato – dice Tommaso Sensini, restauratore – ha ripristinato colori e dorature del quadrante centrale che tempo e intemperie avevano deteriorato, ripulito le sfere di rame e bronzo, consolidato le stuccature".
A.B.