SANSEPOLCRO
Nuovi problemi di organico in vista per la medicina dell’ospedale della Valtiberina di Sansepolcro. Il tempo di rivedere il sereno mesi addietro con i tre medici che la situazione sta tornando a farsi nebulosa e il consigliere regionale della Lega e vicepresidente del consiglio regionale, Marco Casucci, assieme al segretario zonale Luca Ciavattini, non esita nel portare all’attenzione gli sviluppi della situazione: "La sanità in Valtiberina merita un cambio di passo in materia sanitaria, un cambio di passo che però a oggi la giunta regionale a guida Partito Democratico non sembra intenzionata ad affrontare. Lo scorso gennaio esprimevamo soddisfazione per l’aumento di organico nel reparto di medicina generale; adesso, a distanza di pochi mesi, veniamo a sapere che tra poco i medici in servizio presso questo reparto saranno solamente due. Un cambio di passo notevole, ma non nella direzione da noi auspicata", ha dichiarato Casucci.
Gli fa eco Ciavattini: "Come Lega, da tempo stiamo monitorando una situazione sanitaria di vallata che ci vede marginalizzati rispetto ad altre aree della provincia. E non è solo il nostro ospedale a soffrire per la carenza di personale medico: l’ultima questione in ordine di tempo è la mancanza di pediatri in Valtiberina, per cui continuiamo a monitorare la situazione e a tenere alta l’attenzione, mettendoci a disposizione dell’amministrazione comunale per risolvere la situazione", ha concluso Ciavattini. "Per i motivi sopra ricordati, ho predisposto un’interrogazione in consiglio regionale – è Casucci a prendere di nuovo la parola – affinché i cittadini della Valtiberina sappiano se e con quali tempistiche potrà essere garantito loro il servizio degli ambulatori pediatrici di supporto e se i medici mancanti in ospedale saranno sostituiti o meno e quali siano i tempi per farlo".
Intanto, dall’azienda Usl Toscana Sud Est non arrivano per il momento risposte o precisazioni. Trattandosi di una decisione prettamente politica, è facile ipotizzare aspetterà la risposta dell’assessore Simone Bezzini per poi esprimersi in merito. Certa è una cosa: rispetto agli altri dell’Aretino, il comprensorio bagnato dal Tevere è quello che soffre più, inutile negarlo.
C.R.