Arezzo, 20 gennaio 2025 – Primo intervento di protesi alla spalla con tecnologia robotica all’ospedale San Donato di Arezzo.
L’intervento è stato eseguito nei giorni scorsi dal dr. Roberto Redi insieme alla sua equipe, su una donna 60enne. «L’intervento è stato possibile grazie all’impiego di un sistema robotico che va ad aggiungersi a quello utilizzato nel nostro reparto per la protesi di anca e ginocchio – spiega il dr. Roberto Redi, Direttore U.O.C. di Ortopedia e Traumatologia Ospedale San Donato di Arezzo -.
Il robot permette di effettuare interventi meno invasivi e di maggiore precisione con vantaggi importanti per i pazienti, primo dei quali un tempo di degenza ridotto non oltre le 48 ore, una minore perdita di sangue e una ripresa della mobilità più rapida».
Il robot, utilizza le immagini provenienti da una TAC 3D effettuata dal paziente, per calcolare la dimensione corretta della protesi e il suo preciso posizionamento. «I vantaggi derivanti dall’impiego del robot sono molteplici - prosegue il dr. Roberto Redi – : la minore invasività dell’intervento, con minore sanguinamento, i tempi di recupero più brevi che permettono un rientro a casa nel giro di 48 ore dall’intervento, iniziando subito la fisioterapia che consente un recupero in tempi rapidi della funzionalità.
Il preciso posizionamento della protesi permette di aumentare l’ampiezza del movimento della spalla e si traduce inoltre in una maggiore stabilità dell’impianto negli anni e di conseguenza in una sua maggiore durata». Ma quando è necessaria una protesi di spalla ?
«Un intervento di chirurgia protesica – conclude il dr. Redi - è consigliato ad esempio in pazienti con artrosi della spalla o forme reumatiche avanzate e in caso di fratture complesse della parte prossimale dell’omero dove non è possibile utilizzare tecniche chirurgiche diverse. In questo ultimo caso il posizionamento di una protesi attraverso il supporto del robot consentirà un recupero più rapido, tornando prima alle normali attività della vita quotidiana».