Ottant’anni dalla Liberazione. Oggi la cerimonia

Pieve Santo Stefano commemora l'80° anniversario della liberazione, ricordando le tragiche condizioni del paese nel 1944. Mostre, deposizione di fiori e conferenze per onorare le vittime e la storia locale.

Ottant’anni dalla Liberazione. Oggi la cerimonia

Pieve Santo Stefano commemora l'80° anniversario della liberazione, ricordando le tragiche condizioni del paese nel 1944. Mostre, deposizione di fiori e conferenze per onorare le vittime e la storia locale.

Pieve Santo Stefano ricorda proprio oggi l’80esimo anniversario della liberazione e le condizioni in cui versava quel giorno il paese erano drammatiche: in piedi c’erano soltanto la chiesa della Collegiata, il Palazzo Pretorio (sede comunale) e l’arco di Tasano; il resto era costituito da cumuli di macerie, con gli abitanti deportati verso nord e 120 vittime a causa in primis delle tante mine che i nazisti in ritirata avevano sparso. Pieve pagò il fatto di essere uno dei capisaldi della famosa "Linea Gotica" e la sua distruzione era nel programma del generale Albert Kesserling, capo delle forze armate tedesche. A dimostrazione delle indicibili sofferenze patite dalla popolazione locale, nel 1957 il Comune di Pieve è stato insignito della Croce di Guerra al Valor Militare. Dalla mattinata di sabato scorso e fino al 1° settembre, è visitabile la mostra fotografica a Palazzo Pretorio, organizzata dal Centro Studi Storici e ricerche archeologiche di Pieve Santo Stefano, alla presenza delle tante autorità invitate. Stamani dalle 9 in poi, amministrazione e consiglio comunale con in testa il sindaco Claudio Marcelli si recheranno nei luoghi degli eccidi nazisti di quella tragica estate del 1944 per deporvi mazzi di fiori. Domani al teatro comunale "Giovanni Papini" (ore 17.30), il dottor Andrea Bertocci presenterà "Pieve 1944, la guerra, i suoi sistemi, le violenze contro i Civili" e alle ore 21, sotto le Logge del Grano, il professor Alvaro Tacchini, storico di Città di Castello, parlerà del "passaggio del fronte a Pieve Santo Stefano". Tutto il programma delle celebrazioni è stato coordinato dal Centro studi storici e ricerche archeologiche della presidentessa Fioralba Errera, coadiuvata dal Comune assieme a numerose realtà culturali pievane.