LUCA AMODIO
Cronaca

Ottocento scontri all’anno. Pedoni investiti al +40% di casi. Aumentano i feriti, meno morti

I numeri in città rilevati dai vigili urbani con il confronto tra primi semestri 2023-2024. Sono state 309 le auto coinvolte quest’anno: sono il 12% in più. Tutti i dati della ricerca.

Ottocento scontri all’anno. Pedoni investiti al +40% di casi. Aumentano i feriti, meno morti

I dati sono stati rilevati dalla polizia municipale e tengono in considerazione il primo semestre dell’anno

Un bollettino di guerra. Sono stati 337 nelle strade della città di Arezzo i sinistri: in 150 casi hanno mandato conducenti o pedoni all’ospedale. Non in 365 giorni, ma da inizio anno, solo in sei mesi. Quasi due incidenti al giorno. Un numero che è lievitato rispetto l’anno passato quando gli incidenti erano una quarantina in meno, circa 300. Un boom del 12%. La buona notizia è che nessuno degli scontri è stato fatale per le persone coinvolte. Ad ora nella città sono stati zero gli incidenti mortali. Il che fa tirare un sospiro di sollievo ma forse si tratta di una casualità fortuita che niente ha a che vedere con una reale evoluzione dell’educazione stradale. Sì perché gli incidenti che hanno provocato prognosi riservate, cioè lesioni gravissime, sono stati 4, quasi uno al mese. Anno scorso erano stati meno: 3, nello stesso periodo.

Per fare un confronto effettivo con l’anno passato c’è da aspettare ancora altri sei mesi. La statistica ci dice che i tempi peggiori sono quelli estivi: i giorni in cui si viaggia di più con le due ruote, moto, motorini, scooter e biciclette, che sono i mezzi che negli scontri hanno la peggio per evidenti motivi. Un triste esempio è la tragedia dei giorni scorsi in cui la giovane, giovanissima, Clarissa Burzi ha perso la vita in sella al suo cinquantino. Ma la lista ad andare indietro nel tempo sarebbe lunghissima. Un’altra giovane vittima delle strade nei messi passati è stato Paolo Berbeglia, morto nella notte nelle strade di Ruscello il 14 maggio mentre era in macchina con gli amici. Vite spezzate che non rientrano dei dati che analizzeremo che tengono conto solo degli incidenti circoscritti al territorio del Comune di Arezzo.

Andando ad esaminare i numeri, allo stato attuale sono secondo i dati rilevati dalla polizia municipale di Arezzo sono stati 36 i motocicli e 15 i ciclomotori incidentati in città, un numero lievemente superiore rispetto a quelli monitorati nel 2023. Le strade alla fine sono sempre più trafficate e questo, per la legge dei grandi numeri, non fa che aumentare il rischio di impatti tra chi si muove sull’asfalto.

Rimangono invece stabili gli scontri che hanno coinvolto autocarri (53 nel 2023 contro i 57 del 2024) mentre sono in aumento quelli che riguardano le auto che ssegnano un +15%. Nel 2023 erano stati 270 mentre adesso sono 309. Entro l’anno solitamente la municipale rileva circa 800 incidenti a cui vanno aggiunti un altro migliaio che vengono risolti dai cittadini con un Cid, senza intervento delle forze dell’ordine, che per quanto non portino a feriti danno un’idea di quanto la viabilità nelle arterie della città sia messa dura prova dagli scontri.

E poi c’è un dato da sottolineare. Quello degli investimenti di pedoni. In questo caso si parla di un aumento di, poco meno, del 40% dei casi. Siamo passati a 18 a 25, nel primo semestre dell’anno. Più di quattro al mese significa, cioè uno alla settimana.

Va detto che si tratta di un dato che tiene dentro un prisma di situazioni nelle quali le colpe possono stare dalla parte di chi attraversa senza alcuna cautela così come dalla parte di chi sfreccia senza prestare attenzione a chi è sulle strisce. Fatto sta che la situazione indica che le norme sbagliate alla guida non sono pericolose solo per chi è al volante ma anche per chi si muove con le sue gambe.