di Luca Amorosi
Un giostratore giovane, al debutto e con la testa sulle spalle e uno più esperto e chiamato a confermare i progressi evidenziati nell’edizione del settembre scorso. È questa la ricetta di Porta Crucifera per cercare di riportare la lancia d’oro al quartiere rossoverde e riagganciare subito Santo Spirito in testa all’albo d’oro.
Paffetti e Vanneschi, come sono andati questi mesi di lavoro?
"Sono stati molto impegnativi, perché non ci siamo mai fermati, intraprendendo un lavoro costante che ci ha permesso di fare grandi passi avanti con diversi cavalli. Abbiamo cercato di affinare alcuni particolari e ciò che ci era piaciuto meno durante l’ultima giostra".
Paffetti, è emozionato per il suo esordio da titolare?
"L’emozione c’è, però sto cercando di mantenere equilibrio e concentrazione per presentarmi in piazza a top".
Vanneschi, le è dispiaciuto il passo indietro di Rauco? "Quando un caro amico con cui hai un grande rapporto prende una strada diversa il dispiacere è inevitabile, però la sua scelta va accettata e spero realizzi i suoi obiettivi. Detto questo, Paffetti lo conosco dal 2017 ed è come un fratello: ci sentiamo tutti i giorni".
Sfiderete il Buratto per ultimi: sensazioni?
"Un tempo forse rappresentava un vantaggio, ma ora la posizione di partenza conta relativamente. L’allenamento è uguale per tutti, anche per le riserve in Prova Generale: provare a colpire il cinque".
Che Giostra vi aspettate?
"Santo Spirito è una coppia ormai consolidata e fortissima, è innegabile. La Giostra però è imprevedibile, basti vedere settembre scorso, quando nessuno forse si aspettava che facessimo dieci. Preferiamo guardare a noi".
Un messaggio ai quartieristi rossoverdi?
"Ce la metteremo tutta e getteremo il cuore oltre l’ostacolo per provare a riportare la lancia d’oro a Palazzo Alberti".