REDAZIONE AREZZO

Pam, l’ultimo panettone nel carrello. Corsa agli acquisti tra le trattative. E il Comune incontra i sindacati

Clima amaro tra gli scaffali del supermercato: il vertice sul futuro dei lavoratori in grave pericolo. Disponibilità tra le parti in causa: ma intanto la data di chiusura dell’11 gennaio è sempre più vicina.

Clima amaro tra gli scaffali del supermercato: il vertice sul futuro dei lavoratori in grave pericolo. Disponibilità tra le parti in causa: ma intanto la data di chiusura dell’11 gennaio è sempre più vicina.

Clima amaro tra gli scaffali del supermercato: il vertice sul futuro dei lavoratori in grave pericolo. Disponibilità tra le parti in causa: ma intanto la data di chiusura dell’11 gennaio è sempre più vicina.

di Matteo MarzottiAREZZODall’incontro con i dirigenti di Pam, avvenuto lo scorso 19 dicembre, a quello con i sindacati, proprio alla vigilia di Natale. È quello andato in scena nella giornata di ieri che ha visto seduti attorno allo stesso tavolo gli amministratori comunali e dall’altra parte le tre sigle sindacali - Filcams Cgil, Fisascat Cisl e Uiltucs Toscana - per discutere sul futuro sia dei lavoratori (21 a tempo indeterminato e 4 a tempo determinato) che dell’immobile. La richiesta di questo summit era partita lo scorso 21 dicembre da parte dei sindacati con una nota con la quale veniva chiesta "chiarezza sui tempi e sulle modalità della riorganizzazione annunciata e garanzie sul ricollocamento di tutti i lavoratori e sulla tutela dei loro diritti contrattuali". Una situazione calda per la quale il Comune non ha voluto perdere tempo alla luce delle chiusure natalizie e con il rischio quindi di slittare ulteriormente ad anno nuovo.

Ad oggi di certo in questa vicenda c’è la data di chiusura del supermercato, confermata in sabato 11 gennaio, quando sarà battuto l’ultimo scontrino. Poi da quel giorno via all’inventario e al trasloco di merci e non solo. Nel frattempo è aperta la partita dei lavoratori con l’azienda che ha proposto il trasferimento negli altri punti vendita dello stesso gruppo che vanta supermercati a San Giovanni Valdarno, Sansepolcro e ad Arezzo nella zona di Villa Severi. "ll rischio è di lasciare un negozio che chiude per un altro che forse farà la stessa fine" avevano scritto i sindacati dopo il summit con l’azienda alla luce del giro d’affari presentato dai dirigenti di Pam sui punti vendita aretini.

E sul futuro dell’immobile di via Alfieri? I dirigenti della catena della grande distribuzione hanno illustrato agli assessori Scapecchi e Lucherini l’intenzione di dividere in due lo spazio a piano terra, destinandone una parte al commercio con un altro punto vendita e l’altra parte da affittare. Per il piano superiore dove ad oggi figura il solo ufficio postale l’intenzione è quella della "eliminazione della servitù di uso pubblico" per destinare a nuova vita e trovare investitori per questo spazio che un tempo ospitava negozi e attività commerciali di vario tipo.

Una storia con tanti attori e soprattutto un futuro tutto da scrivere per i lavoratori e l’area di via Alfieri. Ecco perchè il Comune ha voluto incontrare i sindacati per far vedere la propria attenzione sulla vicenda, convocando il summit a sole poche ore da quella nota in cui veniva richiesta chiarezza sulla riorganizzazione e sulla tempistica che per il piano inferiore passerà soprattutto dalle intenzioni e dai progetti della proprietà da presentare al Suap, mentre per il piano superiore se ne riparlerà ad anno nuovo con la pratica che dovrà passare dal consiglio comunale. Dal tavolo alla fine è emersa la volontà - ciascuno per il proprio ambito di competenza e secondo le proprie possibilità - di fare il massimo per i lavoratori e per il futuro dell’area.