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Solo pane e olio in mensa ai figli di genitori morosi: la sindaca di Montevarchi sospende il provvedimento

Viene concessa dal Comune una dilazione di un altro mese alle famiglie non in regola nel pagamento del servizio di mensa scolastica per i loro figli che, nel frattempo, possono accedere al pasto completo. Ecco come si muoverà l’amministrazione comunale

Silvia Chiassai Martini, sindaca di Montevarchi

Silvia Chiassai Martini, sindaca di Montevarchi

Montevarchi (Arezzo), 11 febbraio 2025 – Dopo le molte polemiche sul pane e olio a mensa per i figli di genitori morosi, la sindaca di Montevarchi sospende il provvedimento. Infatti, il Comune di Montevarchi ( Arezzo) concederà una dilazione di un altro mese alle famiglie morose nel pagamento del servizio di mensa scolastica per i loro figli cui nel frattempo viene permesso di accedere al pasto completo.

La sindaca Silvia Chiassai Martini ha convocato le 11 famiglie morose di 11 studenti - erano scese a 13, altre due si sono messe in pari col debito nelle ultime ore - per capire quali siano le difficoltà. Secondo quanto emerge il Comune procederà nel seguente modo: le famiglie che hanno difficoltà economiche saranno segnalate e aiutate dai servizi sociali; quelle che non hanno problemi economici invece hanno tempo di saldare il debito entro un mese, altrimenti fra 30 giorni riparte l'applicazione della 'sanzione’ a pane e olio provvedimento che va avanti fino a giugno, fino alla fine dell'anno scolastico.

Esulta il Pd della Toscana per la sospensione di fatto della sostituzione del pasto completo con pane e olio. «Il suo è un passo indietro ragionevole, fatto solo dopo le denunce del Pd su ogni livello - dichiarano Diego Blasi, portavoce, e Simona Querci, responsabile Scuola del Pd Toscana - La sua è stata una mossa per salvare la faccia, se le fosse stato a cuore il bene dei bambini avrebbe pensato prima a come si possono essere sentiti trovando un piatto diverso e così povero in confronto ai compagni di mensa».

Intanto, nei giorni scorsi, era arrivata anche la dura presa di posizione del Consiglio d’Istituto del Comprensivo Magiotti che afferma di “non condividere la scelta di somministrare un pasto alternativo ai bambini i cui genitori siano morosi nel pagare il servizio di mensa scolastica”.