CLAUDIO ROSELLI
Cronaca

Paolo Jannacci riceve il premio Cultura della Pace a Sansepolcro

Il premio Cultura della Pace-Città di Sansepolcro va a Paolo Jannacci per il suo contributo alla solidarietà e nonviolenza.

L’inizio ufficiale della parentesi natalizia è preceduto dalla cerimonia di consegna della XVII edizione del premio nazionale "Cultura della Pace-Città di Sansepolcro", che catalizza l’attenzione nel sabato odierno. A ricevere il prestigioso riconoscimento, come già anticipato, è Paolo Jannacci, figlio del grande Enzo, anche lui musicista, compositore, arrangiatore e cantautore.

"Musica, memoria, lavoro" è il campo di indagine ispezionato in questa circostanza dal comitato tecnico, che ha optato per lui con la seguente motivazione: "Attraverso il suo lavoro di artista, di musicista e di uomo di spettacolo, è riuscito a sottolineare e trasmettere l’importanza della solidarietà, dello stare insieme per una causa, della denuncia sociale e, non ultima, della sicurezza sul lavoro, contribuendo a creare una cultura di pace utile alla trasformazione positiva della realtà".

Jannacci sarà a Sansepolcro fin dalla mattinata perché – come oramai da scaletta consolidata – il primo capitolo della giornata è l’incontro fra il premiato e gli studenti delle scuole secondarie superiori, poi la parentesi dedicata alla stampa (ore 12.20) e nel pomeriggio il momento protocollare con inizio alle 15.30 nella cornice dell’auditorium di Santa Chiara.

Durante la cerimonia, sarà inoltre conferita una menzione speciale al collettivo ex Gkn di Firenze per la battaglia intrapresa per il diritto al lavoro. Nel corso dell’evento, il premio nazionale "Nonviolenza" sarà assegnato a Laura Milani, presidente della Cnesc, Conferenza Nazionale Enti per il Servizio Civile. La motivazione: "per l’attività associativa che ha svolto nell’Associazione Comunità Papa Giovanni XXIII e, che adesso svolge, come presidente della Conferenza Nazionale Enti per il Servizio Civile - Cnesc, tutto finalizzato a costruire una società nonviolenta, solidale e pacifica, attenta a creare una rete di relazione tra enti, associazioni e cittadini per trovare e applicare soluzioni nonviolente ai conflitti sociali, economici e tra Stati con un diverso paradigma attuativo, come la promozione e la realizzazione del servizio civile quale modalità civile e nonviolenta di difesa della Patria".

Saranno inoltre attribuite menzioni speciali ai dissidenti alla guerra: Yurii Sheliazhenko (ucraino), Elena Popova (russa), Associazione Mesarvot (Israele) e Community Peacemaker Teams Palestina. Ricordiamo che il premio nazionale "Cultura della Pace-Città di Sansepolcro" si avvale del prestigioso Alto Patrocinio del Parlamento Europeo, oltre a quello della Regione Toscana e della Provincia di Arezzo.