
I cancelli sul lato di via Margaritone di nuovo aperti al pubblico da ieri
È stato il personale del Museo Archeologico Nazionale di Arezzo ad aprire ieri mattina, dopo praticamente due anni dalla chiusura, i cancelli del parco dell’Anfiteatro. Almeno quelli sul lato che si affaccia in via Margaritone accanto all’ingresso del museo. Una parte di parco così è tornata finalmente aperta a cittadini e turisti dopo la lunghissima chiusura dei cancelli per la questione delle piante pericolanti, che necessitavano di essere messe in sicurezza in seguito a un crollo.
Le lungaggini sui tempi della riapertura e sul reperimento dei fondi necessari ai lavori, avevano portato anche ad un botta e risposta tra il Comune e la direttrice del museo archeologico Maria Giatto, con il parco dell’Anfiteatro per troppo tempo rimasto sbarrato. Adesso dopo quasi due anni i cancelli di una parte dei giardini si sono riaperti su via Margaritone. Si tratta di un primo passo verso la riapertura totale, visto che procedono adesso da parte della Direzione regionale Musei nazionali della Toscana, le attività amministrative per l’affidamento dei lavori di messa in sicurezza anche sul lato di via Crispi. Il primo pezzetto di Parco tornato fruibile resterà aperto nei giorni feriali, la prima domenica del mese e nei festivi infrasettimanali dalle 8 alle 19; le altre domeniche, come oggi, dalle 8 alle 13.30.
Lo spazio appena inaugurato e messo in sicurezza si presenta come un luogo in cui sostare e rilassarsi. Tutto ciò grazie anche alle nuove sedute collocate lungo la recinzione dell’Anfiteatro che si presentano come un invito a soffermarsi per godere della vista dell’area archeologica e dell’ex monastero di San Bernardo che ospita il Museo, recuperando l’identità originaria del Parco, nato nei primi del Novecento per offrire uno sguardo sulle rovine romane.
Nel giardino è stata anche collocata una casetta del booksharing vicino alle panchine poste ai lati del monumento a Mecenate che si presteranno così alla lettura. Gli interventi, progettati dalla Direzione regionale Musei nazionali Toscana del Ministero della Cultura e autorizzati dalla Soprintendenza, intendevano trasformare questo spazio a lato del museo archeologico infatti in una piccola area culturale. L’acquisto degli arredi in materiale riciclato è stato reso possibile grazie ad Aisa Impianti che ha contribuito al progetto Art bonus rivolto al miglioramento della fruizione del Parco. Il progetto di scambio libri è gestito con la Biblioteca di Arezzo e si avvale di una casetta per lo scambio dei libri realizzata per Confartigianato da Fabbroni Arredamenti.