CLAUDIO ROSELLI
Cronaca

Parco eolico al Passo di Frassineto. Riunione per decidere il piano. L’ipotesi: sette pale lungo il crinale

L’incontro regionale riguarda tre comuni della Valtiberina: Pieve S.Stefano, Sansepolcro e Badia Tedalda .

È fissata per domani la riunione della terza conferenza dei servizi regionale, la quale dovrà decidere sul progetto denominato Passo di Frassineto, che interessa i territori di tre Comuni (Pieve Santo Stefano, Badia Tedalda e Sansepolcro) e che prevede sette aerogeneratori

È fissata per domani la riunione della terza conferenza dei servizi regionale, la quale dovrà decidere sul progetto denominato Passo di Frassineto, che interessa i territori di tre Comuni (Pieve Santo Stefano, Badia Tedalda e Sansepolcro) e che prevede sette aerogeneratori

Un inizio di 2025 destinato a essere decisivo anche per ciò che riguarda il capitolo degli impianti eolici. Per domani, infatti, è stata fissata la riunione della terza conferenza dei servizi regionale, la quale dovrà decidere sul progetto denominato Passo di Frassineto, che interessa i territori di tre Comuni (Pieve Santo Stefano, Badia Tedalda e Sansepolcro) e che prevede sette aerogeneratori alti 180 metri lungo il crinale che si sviluppa da Poggio Sambuco fino appunto al Passo di Frassineto, a ridosso del valico di Viamaggio e nelle vicinanze dell’eremo di Cerbaiolo, delle aree naturali protette del Bosco di Montalto e dell’Alpe della Luna e di località quali Poggio, Arsicci e Valdazze.

Non dimenticando gli altri due progetti al confine fra Toscana ed Emilia Romagna ancora in stand-by: Badia del Vento e Poggio Tre Vescovi. La coalizione Tess (Transizione Energetica Senza Speculazione) è in aperto contrasto con l’assessora all’ambiente della Regione Toscana, Monia Monni, a proposito del disegno di legge sulle aree idonee e non idonee agli impianti da fonti di energia rinnovabile. "La Regione, invece di confermarsi come modello positivo in tema di tutela dell’equilibrio fra natura e sviluppo antropico – scrive la Tess – diverrebbe l’esatto contrario, ovvero un catalizzatore delle speculazioni che avranno il solo risultato di vedere stravolto il proprio paesaggio con distese di pannelli fotovoltaici nei campi ed enormi pale eoliche nelle colline sulla dorsale appenninica". Chiaro il riferimento ai progetti che interessano l’Alta Valmarecchia. "Diversamente da quanto si evince dalle dichiarazioni alla stampa dell’assessora Monni – prosegue la Tess – questo disegno di legge favorisce le società energetiche a scapito degli interessi della popolazione locale, della collettività e dell’ambiente, contrastando addirittura la normativa europea sul ripristino della natura".

La coalizione Tess ribadisce che non è contraria alla transizione energetica, purchè la si faccia con criterio, utilizzando le aree già disponibili che permettono ampiamente di raggiungere gli obiettivi imposti dall’Unione Europea.

In altre parole, perché non utilizzare aree già edificate, vedi capannoni industriali, parcheggi, aree abbandonate e degradate, arterie autostradali e ferroviarie, zone industriali o comunque zone che necessitano di riconversione? "Al bando le speculazioni – conclude – e una maggiore considerazione per le istanze dei residenti del territorio, spesso ignorate."