DIEGO D'IPPOLITO
Cronaca

Parco Pertini, ecco come cambia

Approvata la seconda parte del progetto. Il 4 giugno scade il bando per la gestione del bar

La zona del bar al Parco Giotto

Arezzo 25 maggio 2019 - E’ NECESSARIO dirlo, Arezzo gode ancora di una scelta lungimiranti del passato, quella di dare alla città più polmoni verdi. Uno di questi è proprio a due passi dal centro, nel quartiere Giotto. E’ il parco Pertini, luogo, metri che legano più generazioni di aretini, da quando proprio lì sorgeva il più grande impianto industriale.

Il Parco ha vissuto negli ultimi decenni alti e bassi. C’erano estati nelle quali il viale centrale era il «corso» notturno della città.

LA GIUNTA ha da poco approvato la seconda parte del progetto di riqualificazione per 330mila euro. Verrà completamente ripristinato l’impianto di irrigazione, verranno sostituiti 50 irrigatori guasti, i motori elettrici delle due pompe di spinta oltre a una pompa a immersione del pozzo ed eventuali elettrovalvole. Verrà realizzata una nuova recinzione in ferro e installati nuovi contenitori raccolta rifiuti. Nel progetto è prevista la sostituzione dei 30 contenitori metallici zincati presenti, la collocazione di 8 nuovi contenitori capienti 110 litri , 4 dei quali di colore marrone, idonei per la raccolta indifferenziata dei rifiuti, gli altri 4 di colore diverso, destinata alla raccolta differenziata. Verranno eseguiti lavori sulla vegetazione arborea ed arbustiva e realizzato un impianto di videosorveglianza «per avere immagini nitide di oggetti in movimento collegate direttamente al comando della Polizia Locale».

Rivoluzione per quanto riguarda le nuove aree gioco: arriveranno altalene e scivoli, ed anche elementi originali, quali particolari arrampicate per bambini.

Da sempre il parco Pertini è anche uno dei luoghi preferiti per gli sportivi e per renderlo ancor più piazza centrale per gli appassionati, verrà realizzata un’area fitness. Saranno a disposizione otto «strumenti ginnici in metallo, alcuni dotati di sedili e parti mobili, altri di elementi fissi». Le risorse necessarie per tutti questi lavori saranno inserite nel bilancio 2019 «mediante contrazione di mutuo con Cassa Depositi e Prestiti o altro istituto bancario autorizzato per l’importo di 280mila euro».

Per riportare il Parco ai fasti del passato, mancherebbe una sola cosa: il bar. Le mucche se ne sono già andate e forse non torneranno più, ma le saracinesche, forse, potrebbero riaprire. C’è tempo fino al 4 giugno per farsi avanti.

Secondo il bando pubblicato dal comune, è previsto un aumento di superficie del fabbricato compreso tra 120 e 150 metri quadrati, mediante l’esecuzione di opere edili di ristrutturazione a cura e spese del soggetto che si aggiudicherà la gestione, al fine di consentire lo svolgimento dell’attività di bar e di ristorante per una capienza di almeno 50 posti a sedere. Per la natura dell’investimento economico è stato ritenuto opportuno stabilire in quindici anni la durata della relativa concessione, al fine di consentire all’aggiudicatario l’ammortamento della spesa, il cui massimo è fissato a 250mila euro. E c’è un ulteriore beneficio: la somma potrà essere scomputata dal canone di concessione.