di Gaia PapiAREZZO
Dalla maestria degli Etruschi nel realizzare la Chimera per arrivare al film "La vita è bella", dall’orrore della guerra mondiale nei Diari di Pieve, alla magia degli Affreschi di Piero della Francesca. Un viaggio tutto da leggere quello dal titolo "Parla di te la Storia", il libro che raccoglie le Letture della Domenica più interessanti pubblicate dal 2014 a oggi. Il libro, con il quale la redazione di Arezzo intende festeggiare i 165 anni de La Nazione, domani sarà in omaggio con una copia del quotidiano al costo complessivo di 1,80 euro.
Le pagine di "Parla di te la Storia" raccontano, al di là della cronaca, lo spirito del luogo che fa parte integrante della nostra esistenza. La terra d’Arezzo ha un’identità riconoscibile: il giornale più antico d’Italia ancora in edicola, La Nazione, rappresenta un fedele compagno di viaggio. Le sue firme più autorevoli sono schierate in questa raccolta: un filo rosso tra passato e presente, quell’insieme di tratti distintivi che sopravvivono nel tempo e sono in grado di cambiare insieme al luogo di cui fanno parte.
Emblematica anche la foto di copertina. Ad ottant’anni dalla Liberazione della città è stato scelto il carrarmato britannico che percorre Corso Italia il 16 luglio 1944, annunciando la fine della guerra.
Ogni angolo dell’Aretino è colmo di segni del passato: chiese e opere d’arte, nomi e leggende. Tesori che ci ricordano chi siamo stati e, insieme, ci avvicinano al presente: già, perché stiamo vivendo la storia, oltre a narrarla. Convinti che un buon passato sia garanzia di un buon futuro, salvaguardare la memoria e il racconto di ciò che è avvenuto prima di noi, dà quel senso di continuità nella comunità che caratterizza il lavoro dei giornalisti locali.
Le "Letture della domenica" rappresentano uno spazio di approfondimento culturale che si affianca al giornalismo locale, quello che mantiene viva l’identità della città e della sua provincia, offrendo una prospettiva unica sul vissuto.
Una storia che è iniziata con un numero di prova il 14 luglio 1859 grazie al Barone di Ferro Bettino Ricasoli, capo del governo provvisorio toscano che voleva fare dell’Italia, appunto, "La Nazione". Oggi, con Editoriale Nazionale di Andrea Riffeser Monti, il giornale più antico d’Italia rimane ancora una lente d’ingrandimento potente per la conoscenza storica di Arezzo in un mondo in trasformazione sempre più rapida.
Raccontare il passato con il piacere della carta, come fanno le nostre trenta "Letture della domenica", è una delle condizioni indispensabili per formare cittadini consapevoli e indipendenti. Il libro "Parla di te la storia" è il nostro regalo di Natale per i 165 anni de La Nazione. Tanti auguri e buona lettura.