Con lo spettacolo Parlami Terra in programma domenica al teatro Mecenate di Arezzo, torna la stagione 2024/25 de La danza che muove, la rassegna di danza contemporanea curata da Sosta Palmizi. In tutto cinque gli spettacoli in programma fino a marzo 2025 che accompagneranno gli spettatori alla scoperta del poetico linguaggio della danza, unendo la bellezza del gesto all’urgenza di un messaggio attuale.
La programmazione intreccia alla trasversalità di linguaggi la necessità di evocare riflessioni e ispirare un cambiamento positivo coinvolgendo attivamente il pubblico che, oltre al programma di spettacoli in replica pomeridiana alle 17 al Teatro Mecenate, avrà la possibilità di partecipare ad incontri con artisti e a numerosi laboratori.
La rassegna domenica 19 gennaio ospiterà la Compagnia Teatro Viola con Parlami Terra (spettacolo adatto dai 5 anni): un avventuroso viaggio iniziatico dove danza, manipolazione di oggetti e suono sensibilizzano bambini, ma anche adulti, sul futuro del pianeta. La drammaturgia è di Federica Migliotti in collaborazione con Damiano Ottavio Bigi, Chiara De Bonis e la regia di Federica Migliotti.
Il progetto nasce da un’immagine venuta in sogno e di un sogno, in qualche modo, parla. Gaia, la protagonista, sta sognando che la terra, la Madre Terra, le chiede di ascoltarla perché ha qualcosa di molto importante da dirle: gli uomini non sentono più la sua voce e questo li porta ad essere sempre più distanti dalla loro essenza, dalla loro intima "natura". Distanti dal proprio centro si perde l’equilibrio e si rischia di cadere.
Gaia si sveglia (o sta continuando a sognare?) e si ritrova su una cassettiera in un "non luogo". Ancora assonnata e confusa si guarda intorno, sente dei suoni di acqua, cinguettii, versi di animali e una strana voce che la apostrofa in una lingua incomprensibile. Gaia è costretta a seguirne la volontà e attraverso una strampalata e buffa "coreografia della vestizione" si ritroverà in piedi sulla cassettiera, pronta, suo malgrado, ad affrontare il viaggio iniziatico che le viene proposto.
La voce, che capiremo essere quella della Madre Terra, la guiderà poi attraverso gli elementi invitandola ad aprire uno alla volta tutti i cassetti. Gaia inizierà così un dialogo prima solo corporeo e poi anche vocale con gli elementi e i suoni della natura. Ma c’è un cassetto vuoto. Cosa vorrà significare? Dopo tanti tentativi Gaia capirà che è tempo di riempirlo con il suo futuro, che è tutt’uno con la Madre Terra.