REDAZIONE AREZZO

Parroco morto, il dolore del vescovo Quartiere sconvolto per don Agapito

Parroco morto, il dolore del vescovo Quartiere sconvolto per don Agapito

Una ferita profonda, di quelle che fanno male. La morte di un parroco, ad appena 50 anni (51 li avrebbe compiuti a dicembre), in una delle chiese più popolose e vive della città. La diocesi piange la scomparsa di don Agapito Batholomeo Mhando, scomparso sabato.

Sarà il vescovo a celebrarne i funerali, domani alle 11 nella chiesa di Sant’Egidio all’Orciolaia. La sua chiesa, quella che guidava da otto mesi. Era arrivato dalla Tanzania, era sacerdote da quasi 20 anni. Dal 2011 era qui da noi.

Prima a Rassina, nell’Unità Pastorale del Medio Casentino, una delle prime esperienze di guida condivisa di una parrocchia. Poi dal 2018 viceparroco a Santa Croce. Infine a giugno era stato nominato parroco dell’Orciolaia, coadiuvato da don Silvano Paggini. Per i fedeli uno choc, alcuni lo hanno saputo alla Messa della domenica. "Era generoso e affabile" raccontano i più, addolorati.

Nel comunicare la notizia della morte ai sacerdoti, ai diaconi e ai fedeli, il vescovo Andrea Migliavacca ha esortato a ricordare don Agapito "nella preghiera, accompagnandolo ora con lo stesso amore e con la stessa dedizione con cui è stato accolto e seguito in questi anni, fino agli ultimi giorni, dalle nostre comunità e dai sacerdoti con cui ha collaborato, e affidandolo con fiducia all’abbraccio misericordioso del Signore".

Il presule ha assicurato la sua vicinanza ai familiari del sacerdote, alla parrocchia, alle altre comunità e a tutti i sacerdoti della diocesi. L’Orciolaia per la seconda volta vede morire un parroco in carica, era già successo nel 2002 con don Alessandro Barbagli, la guida degli scout. "Sono vicino a tutti voi, condividendo sgomento e cordoglio. La preghiera e la speranza in Dio ci aiutino".