È nata in ambulanza, sulla rotonda che porta al Sal Donato. Aveva fretta di venire al mondo la piccolina, nonostante non fosse arrivato ancora il suo momento: mancavano quattro settimane, ma lei non voleva aspettare. Ora è tra le braccia della madre, una trentenne aretino al terzo parto, ma questa nascita è stata davvero speciale. Per entrambe. E pure per il medico del 118 che ha assistito e portato a termine il soccorso accanto alla mamma in ambulanza: Genc Kapxhiu (nella foto) che taglia il traguardo del settimo parto sul mezzo di soccorso. Testimone di lieti eventi, nell’arco degli ultimi due anni, tutti nella corsa verso l’ospedale. È successo tutto nello spazio di pochi minuti: sabato poco prima delle 20 alla centrale arriva la chiamata: alla mamma si sono rotte le acque, non c’è tempo da perdere. L’infermiera della sala operativa ha subito compreso la situazione e assegnato al caso un codice di massima priorità. Invio immediato dell’automedica e l’ambulanza della Misericordia a casa della partoriente. Due minuti per raggiungere l’indirizzo indicato. Medico e infermieri hanno prestato i primi soccorsi. Pochi minuti e la piccola è nata. "Stava benissimo, come pure la madre", dice Genc ancora emozionato anche se di bambini ormai ne ha visti un piccolo "esercito". "É il settimo parto negli ultimi due anni: "Ho soccorso cinque mamme italiane, una cinese e una ragazza di colore", rievoca il medico albanese ad Arezzo dal 1997: oggi ha 50 anni ma è come se fosse la prima volta. Perchè "per noi è stata un’emozione enorme accogliere una nuova vita. Il parto precipitoso è un evento molto raro e grazie alla perfetta coordinazione e gestione dell’evento è andato tutto nel migliore dei modi. La piccola ha iniziato subito a piangere, con grande commozione di tutti". È successo anche per "un parto durante la corsa in ospedale da Monte San Savino, idem per un altro sul piazzale di un supermercato a Subbiano", ricorda il medico dell’emergenza. Ogni giorno si divide tra 118 e pronto soccorso, sempre in prima linea insieme ai colleghi e agli infermieri del grande hub dell’emergenza-urgenza. All’arrivo al San Dionato, madre e figlia sono state accompagnate in pronto soccorso dove sono intervenuti subito il ginecologo e le ostetriche. Ora la donna è ricoverata nel reparto di Ostetricia e Ginecologia e presto rientrerà a casa con la piccola che aveva fretta di nascere. Grazie soprattutto al dottor Genc Kapxhiu per essermi stato vicino e avermi aiutata in questa meravigliosa avventura. Grazie a tutti. Non dimenticherò mai quello che avete fatto per me, e per la mia piccolina", scrive sui social la giovane madre.
E la nonna rinnova la gratitudine: "Siete stati fantastici sia al momento della chiamata, durante il soccorso tempestivo prelevandola +dalla sua auto e sia durante i 700 metri che ha percorso con voi per arrivare in ospedale durante i quali ha partorito in anticipo di quattro settimane. Grazie anche per il dopo, compito che non vi spettava, che avete dedicato alcuni minuti preziosi per raccontare a noi familiari com’è andata e soprattutto averci dato notizie sulla salute della neo-mamma e neonata". "Il triage telefonico è fondamentale per permettere un inquadramento ottimale della situazione in urgenza", sottolinea l’infermiere master 118 Maurizio Marini che ha coadiuvato i soccorsi. Un lavoro coi fiocchi. Rosa.