GAIA PAPI
Cronaca

Partorisce sul pianerottolo di casa Tandem tra mamma e soccorritori Bimbo nasce davanti all’ascensore

La protagonista è un’aretina di 38 anni. Il racconto dei volontari: "È stato un momento indimenticabile"

Partorisce sul pianerottolo di casa Tandem tra mamma e soccorritori Bimbo nasce davanti all’ascensore

di Gaia Papi

Aveva fretta di nascere, così un bimbo è venuto alla luce sul pianerottolo di casa. È successo in un condominio a due passi dal San Donato, martedì pomeriggio. Erano circa le 17 quando sul tablet della Misericordia è arrivato l’alert di un codice rosso ginecologico. In tre minuti, l’ambiulanza "Mike110" con a bordo l’autista Tommaso Bonanni e le due soccorritrici Evelin Rossi e Giulia sono arrivati nella casa da dove era partita la richiesta di aiuto. È un appartamento al quinto piano: qui un’aretina di 38 anni, già mamma di una bambina di due anni, e il compagno avevano chiesto aiuto al 118.

Dopo aver eseguito i controlli previsti dal protocollo, è arrivata anche l’automedica con a bordo medico e infermiera.

La giovane mamma effettivamente stava per partorire, ma niente faceva pensare che sarebbe mancato il tempo di arrivare al vicino ospedale. E così, pochi passi fuori dalla porta, proprio sul pianerottolo che conduce all’ascensore, è accaduto il lieto evento.

Davanti all’ascensore, appena si sono aperte le porte e dunque si poteva raggiungere il piano terra e salire sull’ambulanza, la donna ha iniziato a urlare "No, fermi. Esce, esce". "Effettivamente la testolina del bambino era lì, stava per venire fuori. Abbiamo adagiato a terra la mamma, e tutto è stato molto agevole. Dopo qualche spinta, il piccolo è uscito e ha salutato il mondo con un bel pianto" racconta Evelin, tra i protagonisti in divisa da soccorritore di questo lieto evento. Una volta sistemato i bimbo sul petto della mamma, è iniziata per le scale la "discesa" di cinque piani e poi la corsa al San Donato dove i medici erano già pronti ad accogliere madre e figlio appena nato.

Ieri mattina l’equipaggio del "Mike 110" è andato a trovare il piccolo e la sua mamma in ospedale. "Stanno bene, gli abbiamo portato un bavaglino. Insieme alla mamma abbiamo riscostruito quei momenti frenetici. Lei si ricorda solo di averci stretto fortissimo le braccia" sorride Evelin. E aggiunge, tra l’emozione di aver assistito a un evento unico, speciale.

"Si, lo ricordo anch’io. Ma ciò che mi rimarrà più impresso, è la bellezza di quel momento. Dopo tante tragedie, finalmente una cosa bella che ci ha riempito il cuore".